Show di Grillo da Fazio: “Ho fallito, ho peggiorato questo Paese. Conte parlava e non si capiva, perfetto in politica”
Show di Grillo da Fazio: “Ho fallito, ho peggiorato questo Paese. Conte parlava e non si capiva, perfetto in politica”
“Io sono il peggiore, sì, sono venuto a dirvelo, io ho peggiorato questo paese”. Dopo un’assenza di quasi 10 anni, Beppe Grillo torna in televisione e monopolizza il palco di “Che Tempo che Fa”. Abito blu, il comico genovese avverte subito il pubblico del canale Nove: “Se vado fuori tono lui suona”, dice rivolto a Fabio Fazio, consegnandogli una campanella. Poi risponde al video di insulti che aveva preceduto il suo ingresso: “Dopo l’ultima intervista con Vespa abbiamo perso elezioni, tutti quelli che ho mandato a fanculo sono al governo quindi sono il peggiore. Sono qui per capire se devo continuare o meno, ho portato Skype, ho parlato della Parmalat, ho combattuto tutto il mondo ed ora vado in un bar e mi fate pagare il caffè…”
Nonostante i tentativi di farlo sedere, Grillo si prende subito il palco, saltando da un argomento all’altro: dalla politica all’informazione, passando per l’intelligenza artificiale, il lavoro e i ricordi con Gino Paoli, Renzo Piano e il serial killer Donato Bilancio (figlio dell’amica della madre).
“Noi siamo stati un movimento evangelico, siamo nati il 4 ottobre, il giorno di San Francesco”, dice ricordando le origini del Movimento 5 stelle. “Io ho una confusione totale non posso condurre e portare a buon fine un movimento politico, non sono in grado”.
Su Luigi Di Maio, ribattezzato “Giggino a cartelletta“: “Era il politico più preparato, ma non pensavamo si facesse prendere dal potere. Conte l’abbiamo scelto io e lui. Io guardavo i programmi, le idee, se è un’idea è buona non importa se sia di destra o sinistra. Ma poi ci ha pugnalato…”
Conte, ricorda Grillo, “non era iscritto al Movimento. L’ho conosciuto un giorno, ho pensato ‘è un bell’uomo, mi piace, laureato, con un curriculum della Madonna’. Parlava inglese, poi parlava e si capiva poco, quindi era perfetto per la politica. Poi è migliorato, voglio dire. È una persona che piace, educata, non come me. C’è stato un bel litigio all’inizio, perché lui arrivava dall’accademia, dall’università, era uno scrittore, un avvocato, tutte cose che io non ero. Adesso ci mette un po’ più di cuore, lo avete capito”.
Non manca la difesa delle misure simbolo del Movimento: “Nella politica hai idee e poi è ovvio che quando entri nelle istituzioni, quell’idea viene frammentata. Era un’idea anche il Superbonus edilizio, con Draghi eravamo d’accordo che doveva durare 5 anni. Eravamo d’accordo anche sul reddito di cittadinanza, abbiamo pensato ai navigator…”
A sorpresa, Grillo attacca Giulia Bongiorno, senatrice della Lega e avvocato difensore della ragazza che ha accusato il figlio Ciro e tre suoi amici di stupro. “È un avvocato –presidente della commissione Giustizia, è una senatrice della Lega che fa comizietti davanti ai tribunali, dove c’è una causa a porte chiuse… È inopportuno. Si mischia tutto e vediamo cosa succede”. Fazio lo ferma: “Anche questo è inopportuno”.
Dopo un’ora di monologo, Grillo torna poi a rivolgere al pubblico la domanda iniziale: “Allora, voglio sapere: secondo voi cosa devo fare? Siate sinceri”, e si sente rispondere in coro: “Il comico!”.