Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:16
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

“Difficile che gli elettori di Raggi e Calenda scelgano il Pd: ecco perché la vittoria di Gualtieri non è scontata”

Immagine di copertina

Ballottaggio Roma, il sondaggista Noto: “Non è scontato il successo del Pd”

“Il successo del Pd al ballottaggio non è scontato”: a dirlo è il sondaggista Antonio Noto, il quale spiega perché una vittoria del candidato sindaco di Roma del centrosinistra, Roberto Gualtieri, che il 17 e 18 ottobre sfiderà Enrico Michetti, aspirante primo cittadino del centrodestra, per la conquista del Campidoglio, non è affatto certa.

Intervistato da Il Tempo, Noto ha spiegato che anzitutto al secondo turno “va a votare poco più della metà di quelli che hanno votato al primo”.

“Per intenderci – continua il sondaggista – non torneranno alle urne neanche quelli che hanno votato Gualtieri e Michetti. Perché i candidati al Consiglio, quelli che sono sicuri di restare fuori, di certo non si impegneranno nella campagna come hanno fatto al primo turno”.

Insomma, secondo Noto, “anzitutto occorre mobilitare la maggior parte dei ‘propri’. Però, se è demotivato l’elettorato dei due ‘finalisti’, figuriamoci quello di Raggi e Calenda”.

Antonio Noto, poi, prova ad analizzare quello che potrebbe accadere al ballottaggio. “L’elettorato della Raggi è più ‘libero’. Alle urne qualcuno potrebbe scegliere Michetti non tanto perché apprezza il candidato del centrodestra, ma più in funzione anti-Gualtieri”.

Per quanto riguarda l’elettorato di Calenda, invece, secondo Noto per l’ex ministro hanno votato “metà di quelli che nel 2016 hanno scelto Marchini. Il resto arriva dall’area che si schierò con Giachetti. Il 40% di quel fronte non ha sostenuto Gualtieri”.

Si tratta, quindi, perlopiù di un elettorato di sinistra che però “non è detto che ora ripieghi su Gualtieri”. “Io credo che sia in qualche modo assimilabile al blocco che sosteneva la Raggi nel 2016: si tratta di persone che hanno votato contro i partiti tradizionali. Non è facile che ora ci ripensino. Inoltre durante la campagna elettorale tra i tre -Raggi-Calenda-Gualtieri- ci sono stati scontri aspri, che potrebbero lasciare un segno”.

Noto, che non scommetterebbe nemmeno un euro sul risultato del ballottaggio di Roma, parla anche della Lega, di cui si aspettava il tracollo, e del M5S a guida Conte.

“Io credo che Conte debba porsi una domanda. Ovvero se è più forte alla guida del Movimento o con un suo partito personale”. Secondo il sondaggista, infatti, l’ex premier “funzionerebbe meglio con un suo partito. Anche perché nei sondaggi di popolarità tuttora è alle spalle di Draghi e Mattarella. Il Movimento ‘depotenzia’ tutto questo consenso.

Ti potrebbe interessare
Politica / L’Ue vara un prestito-ponte da 90 miliardi di euro per l’Ucraina: ecco cosa prevede l’accordo del Consiglio Ue
Politica / Il Governo fa marcia indietro: la stretta sulle pensioni esce della manovra
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ti potrebbe interessare
Politica / L’Ue vara un prestito-ponte da 90 miliardi di euro per l’Ucraina: ecco cosa prevede l’accordo del Consiglio Ue
Politica / Il Governo fa marcia indietro: la stretta sulle pensioni esce della manovra
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Stretta agli affitti brevi, la Corte Costituzionale dice sì: “La proprietà privata ha un limite sociale”
Politica / "Avete il diritto di contestare": le frasi di Pertini tornano virali sul web dopo l'attacco di Bernini agli studenti
Politica / Ucraina, Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue: “La Russia è impantanata. Non abbandoniamo Kiev ma l’Italia non invierà soldati”
Politica / Ursula von der Leyen: “L’Unione europea deve prepararsi a combattere una moderna guerra ibrida”
Politica / Zakharova elogia Salvini: “Le sue parole sulla Russia sono indiscutibili”
Politica / Il costituzionalista Salvatore Curreri a TPI: “I Cpr non sono una soluzione neppure in Albania”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale