Politica
Azzolina a TPI: “Una vita a combattere chi mi scredita, alla scuola devo tutto”
Gli insulti sessisti, le battaglie del M5S e l’uscita del suo primo libro: parla l’ex ministra dell’Istruzione
Lucia Azzolina ha pubblicato da pochi giorni, per Baldini & Castoldi, “La vita insegna”. Un po’ memoir, un po’ autobiografia, un po’ pamphlet politico, e ne approfitta anche per togliersi qualche sassolino dalle scarpe.
Onorevole Azzolina, segue l’invito di Conte a non andare in Rai?
«Sì lo sto rispettando».
«Sì lo sto rispettando».
Alcuni suoi colleghi hanno protestato contro Conte, non condividevano la scelta drastica.
«In un gruppo le decisioni si prendono insieme. Però…».
Cosa?
«Lo ha detto Conte: quella protesta non sarà eterna, ma era giusto dare un segnale».
Hanno malignato che lei non volesse rinunciare alle ospitate, perché aveva da promuovere il libro.
«Si scrivono tante sciocchezze sul mio conto».
Come mai?
«Non lo so, ma vedo spesso il mio nome a sproposito sui giornali per qualche velina di troppo».
È sicura?
«Certo: il libro lo sto presentando ovunque, da La7 a Radio24, da Mediaset agli eventi. Non ho un minuto libero».
Quindi presenterà il libro in Rai?
«Immagino di sì, vedremo quando…».
Perché scrivere un libro proprio ora?
«In realtà avrei potuto farlo prima. Me lo avevano chiesto quando ero ministro, ma io all’epoca, come è noto, non ne avevo il tempo né la voglia. Tuttavia sentivo di avere delle cose da dire».
Si contano ben sei libri di dirigenti del M5S. Da Di Maio a Dibba, a Casalino, a Toninelli, a lei. Un dolce stil novo grillino?
(Ride). «Sono storie molto diverse tra di loro. Tutte interessanti, se non altro come testimonianze del grande cambiamento che nel bene o nel male abbiamo provato ad incarnare». ..
Come mai?
«Non lo so, ma vedo spesso il mio nome a sproposito sui giornali per qualche velina di troppo».
È sicura?
«Certo: il libro lo sto presentando ovunque, da La7 a Radio24, da Mediaset agli eventi. Non ho un minuto libero».
Quindi presenterà il libro in Rai?
«Immagino di sì, vedremo quando…».
Perché scrivere un libro proprio ora?
«In realtà avrei potuto farlo prima. Me lo avevano chiesto quando ero ministro, ma io all’epoca, come è noto, non ne avevo il tempo né la voglia. Tuttavia sentivo di avere delle cose da dire».
Si contano ben sei libri di dirigenti del M5S. Da Di Maio a Dibba, a Casalino, a Toninelli, a lei. Un dolce stil novo grillino?
(Ride). «Sono storie molto diverse tra di loro. Tutte interessanti, se non altro come testimonianze del grande cambiamento che nel bene o nel male abbiamo provato ad incarnare». ..
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