Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:43
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Smeriglio a TPI: “Con l’ok sui fondi Ue per le armi il Pd tradisce la memoria di David Sassoli”

Immagine di copertina

Onorevole Smeriglio, lei è l’unico italiano del gruppo Socialisti e Democratici che ha votato contro la risoluzione sulle armi.
«Felice di averlo fatto». 

Una posizione pacifista di principio?
«Al contrario. E bisogna allargare lo sguardo, rispetto al cortile italiano». 

Cioè?
«Con questo voto abbiamo consentito il riarmo con fondi civili in tutta Europa!». 

Spieghi.
«Non riguarda solo l’Italia: da giugno si consente l’armamento di ventisette Stati fra cui le “democrature” che abbiamo combattuto. Un bel risultato».

«Abbiamo» chi?
«La sinistra che difende i diritti democratici. È l’ultima battaglia di David Sassoli prima di morire». 

Quale?
«Mettere fuorigioco la Polonia o l’Ungheria sulle cosiddette “condizionalità”». 

Ovvero le libertà?
«Il principio che stava a cuore a David, come a tutti noi: vuoi stare in Europa ma non rispetti l’indipendenza della magistratura? Non prendi fondi». 

E ora?
«La battaglia va in fumo. Si rifanno gli arsenali, pagati dall’Europa, attingendo a fondi sociali e civili!». 

Benifei dice: chiediamo al Governo italiano di non usare Asap.
«Ora no, certo: ma fra un anno chi può impedirlo? Glielo stiamo consentendo con un voto formale». 

Non crede alle promesse?
«Ci credo zero. Il tema è che è caduta la diga, e si è creato, se mi consente una metafora idrica, un invaso». 

Cioè?
«Tutta la spesa non realizzata diventa potenzialmente spesa per le armi». 

Perché?
«È un esito naturale. Un precedente così clamoroso, e una maggioranza dell’80% consentono tutto». 

E gli emendamenti socialisti?
«Erano un fragile escamotage». 

Addirittura?
«Se dai battaglia, metti il “key vote”. Ovvero: se non passa, non lo voto». 

Non lo hanno fatto.
«Sapevano già che i rapporti di forza erano a favore risoluzione. Quindi era come dire di sì, facendosi bocciare l’emendamento». 

Era prevedibile, dice?
(Sorriso amaro). «Così prevedibile che è accaduto».

Ti potrebbe interessare
Politica / ESCLUSIVO TPI – Sahra Wagenknecht ospite della convention del Movimento 5 Stelle
Opinioni / Come il “campo largo” ha strappato l’Umbria al centrodestra
Opinioni / Astensionismo record anche in Umbria ed Emilia-Romagna: così la democrazia diventa oligarchia
Ti potrebbe interessare
Politica / ESCLUSIVO TPI – Sahra Wagenknecht ospite della convention del Movimento 5 Stelle
Opinioni / Come il “campo largo” ha strappato l’Umbria al centrodestra
Opinioni / Astensionismo record anche in Umbria ed Emilia-Romagna: così la democrazia diventa oligarchia
Politica / Femminicidi, Valditara: "Aumento degli abusi legato anche all'immigrazione illegale" | VIDEO
Politica / Stefania Proietti spodesta Donatella Tesei: "Stimolerò la partecipazione"
Politica / De Pascale stacca Ugolini di 17 punti: "Ora un patto repubblicano col Governo per le alluvioni"
Politica / In Emilia-Romagna e Umbria il centrosinistra fa doppietta. Schlein: "Vittoria delle forze progressiste". Meloni: "Auspico collaborazione"
Politica / Autonomia differenziata, cosa ha detto la Consulta e cosa succede adesso
Politica / "Vuoi eliminare il Garante?": pubblicati i quesiti dell'Assemblea costituente M5S
Politica / Il vicesegretario della Lega Crippa: “Tra Mattarella e Musk sto con Elon”