Caso Regeni, Tajani ribadisce la volontà dell’Egitto di collaborare: “Nessun tentennamento”
Le parole del ministro degli Esteri Antonio Tajani pronunciate a margine di un incontro al Cairo con Al-Sisi su una sbandierata “collaborazione dell’Egitto” nei casi Regeni e Zaki erano state duramente criticate dai genitori del ricercatore ucciso dalle forze di sicurezza del dittatore africano.
Oggi, il numero due di Forza Italia rafforza il concetto: “Continuiamo a lavorare per raggiungere la verità, perché i colpevoli dell’omicidio vengano condannati. Continueremo a insistere con l’Egitto perché si possa fare piena luce e i colpevoli possano essere perseguiti”.
Tajani annuncia che non ci sarà “nessun tentennamento” ma parlando con l’Ansa riconosce che con l’Egitto si debba “parlare” anche su altri temi perché l’Italia ha “il dovere di garantire la stabilità del Nord dell’Africa e della Libia”.
Proprio sull’omicidio del giovane ricercatore avvenuto 7 anni fa il titolare della Farnesina riferirà domani in question time in Parlamento. “Il presidente al-Sisi ha sollevato lui il problema Regeni – ha riferito Tajani ricordando il meeting di qualche giorno fa – ha detto che l’Egitto farà di tutto per eliminare gli ostacoli che ci sono e che rendono difficile il dialogo con l’Italia. Io ho ascoltato e vedremo se alle parole seguiranno i fatti”.
Tanti i temi del dossier con il Paese nordafricano: “Sulla Libia hanno una certa influenza, come ce l’ha con la Turchia. È un grande Paese dell’area del Mediterraneo, serve stabilità. Non sottovalutiamo i rischi del terrorismo, nell’area del Sahel cova sotto la cenere la presenza del terrorismo, in Somalia c’è un’offensiva forte del terrorismo, e poi in Congo, nell’Africa subsahariana… L’Egitto è determinante nella lotta contro il terrorismo”.
Ma questi temi “non tolgono nulla alla nostra determinazione nel chiedere di fare chiarezza su tutti gli elementi che riguardano la vicenda Regeni”.
Sull’argomento è intervenuto anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, parlando a “Diario del Giorno” su Rete 4: “Penso che avremo verità sul caso Regeni, penso ci sia la volontà da parte dell’Egitto di cooperare al 100% con l’Italia, perché c’è la necessità delle due nazioni di parlarsi e cooperare anche per la sicurezza e gli equilibri del Nord Africa. Hanno tutti interesse e volontà nel darci risposte chiare e serie nel tempo più veloce possibile”.