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Elezioni amministrative, nove gli impresentabili: c’è anche Mimmo Lucano

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Credit: Ansa

Sono nove gli impresentabili alle elezioni amministrative in programma questo weekend, secondo le considerazioni della Commissione Parlamentare Antimafia. Quattro a Roma, dove ci sono ben 22 candidati a sindaco. Trai nove, spicca in particolare la presenza di Mimmo Lucano, condannato poco più di 24 ore fa a oltre 13 anni di carcere in primo grado. L’ex sindaco di Riace, divenuto un simbolo per il suo modello di accoglienza dei migranti, si presenta per “Un’altra Calabria è possibile” che sostiene il candidato presidente alle regionali in Calabria Luigi de Magistris.

Gli ‘ostacoli’ alle candidature derivano o dalla legge Severino o dal codice di autoregolamentazione sottoscritto dagli stessi partiti. Quattro gli impresentabili nella Capitale. Il primo è Marcello De Vito, della lista “Forza Italia – Berlusconi per Michetti” a cui carico risulta un decreto di giudizio immediato per corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.

Nella corsa alle Comunali di Roma, gli altri impresentabili sono Maria Capozza (Forza Italia), Viorica Mariuta e Antonio Ruggiero (entrambi del Movimento Idea Sociale). A carico di Viorica Mariuta risulta una condanna non definitiva per peculato, per Antonio Ruggiero un decreto di giudizio per impiego di denaro, utilità o altri beni di provenienza illecita, per Maria Capozza un decreto che fissa un giudizio per corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.

Gli altri ‘impresentabili’ finiti nel mirino dell’Antimafia sono candidati a Cosenza (Gianluca Guarnaccia, a suo carico due rinvii a giudizio, uno per associazione di stampo mafioso), a Siderno (Domenico Barbieri, condanna non definitiva a sei mesi per detenzione di stupefacenti), Napoli (Carlo De Gregorio, nei suoi confronti emessa condanna per importazione, detenzione e commercio di sostanze stupefacenti), Bologna (Riccardo Monticelli, inflitta con pronuncia irrevocabile pena per delitto di detenzione ai fini di spaccio). Una posizione a parte è quella di Franco Metta, candidato sindaco a Cerignola, il tribunale lo avrebbe dichiarato incandidabile perché già sindaco di un Comune sciolto per mafia.

E poi come detto c’è il caso Lucano, l’unico ‘impresentabile’ alle elezioni regionali in Calabria del 3 e 4 ottobre. Lo ha reso noto il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra incontrando i cronisti dopo la riunione in cui si è fatto il punto sulla verifica delle candidature fatta sulla base delle informazioni avute dalla Direzione Nazionale Antimafia. Lucano, rinviato a giudizio nell’aprile del 2019 e condannato ieri in primo grado a 13 anni e 2 mesi per reati previsti dalla legge Severino, se eletto verrebbe sospeso di diritto ai sensi della stessa legge.

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