Quella volta che i lavoratori dell’autogrill non vollero servire Almirante
L'affaire Renzi-Mancini non è il primo caso della storia italiana a vedere un autogrill protagonista del dibattito politico
Se qualcuno pensa che l’incontro tra Matteo Renzi e Marco Mancini all’area di servizio di Fiano Romano rappresenti la prima volta in cui un autogrill è protagonista del dibattito politico italiano, sappia che si sta sbagliando. Nel 1973, infatti, fu l’area di servizio di Cantagallo, sull’A1 a pochi chilometri a Bologna, a essere teatro di un episodio che riguardò l’allora segretario dell’MSI Giorgio Almirante.
Era il 19 giugno e l’esponente della destra italiana, proveniente da Trieste dove aveva preso parte alla campagna elettorale per le regionali, stava facendo ritorno a Roma. Arrivato in Emilia si fermò all’area di sosta per pranzare ma, al suo arrivo, l’intero personale incrociò le braccia, rifiutandosi di servire lui e i suoi accompagnatori. La ragione fu ovviamente di natura politica: Bologna è una provincia storicamente rossa, in cui il PCI solo l’anno prima aveva superato il 46 per cento, e l’MSI di Almirante, nonostante i tentativi di apertura al mondo conservatore tradizionale, rimaneva il punto di riferimento dell’elettorato ancora legato al fascismo.
Cosa successe di preciso non è chiaro, in parte gonfiato dalla mitologia che si è creata da una parte come dall’altra intorno all’episodio, tra gli elogi da un lato verso i lavoratori che si sono rifiutati di servire il nemico e dall’altro verso la fermezza di Almirante nell’affrontare la contestazione. “Una stolta mascalzonata!” viene definita la protesta in un commento uscito sul Secolo d’Italia, giornale dell’MSI, aggiungendo che il gesto “supera ogni limite di dissenso politico per sconfinare nella più incivile intolleranza”. Il quotidiano del PCI, “L’Unità”, parla invece della solidarietà registrata dai lavoratori in sciopero, citando telegrammi provenienti da tutta Italia.
Al di là dei racconti, 16 dipendenti del Mottagrill di Cantagallo finirono a processo, venendo poi assolti, per l’episodio. Per contribuire al pagamento delle spese processuali, il gruppo bolognese Canzoniere delle Lame compose una canzone sull’episodio dal titolo “All’armi siam digiuni”: “E’ Almirante si sparge la voce, è arrivato coi suoi camerati, che si aspettan di esser serviti, ma che in bianco dovranno restar”, recita il testo.
L’episodio avvenuto a Cantagallo tornò parzialmente agli onori delle cronache quando nel 2018 una dipendente della gelateria milanese non volle servire il leader leghista Matteo Salvini: a qualcuno tornò alla memoria quanto accadde ad Almirante.
Oggi questo episodio si è perso tra i tanti che hanno caratterizzato, negli anni, la nostra politica, e che ci racconta un’Italia e una politica che sono cambiate. Ma in cui, in un modo o nell’altro, gli autogrill tornano a essere protagonisti.