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Aborto, Gasparri deposita proposta di legge pro vita sulla “Capacità giuridica del concepito”. Insorge l’opposizione

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Lo scorso 13 ottobre, nel primo giorno di lavori della XIX legislatura, il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri è tornato a depositare diversi disegni di legge già presentati durante la precedente legislatura ma mai discussi.
Tra questi ne spiccano due decisamente “pro vita”: il Ddl per l’Istituzione della Giornata della vita nascente e, soprattutto, il Ddl per la modifica dell’articolo 1 del codice civile in materia di riconoscimento della capacità giuridica del concepito.

Un disegno di legge che l’opposizione definisce già “anti-abortista” e che sarebbe “aggravato” dall’altro testo, sempre a prima firma Gasparri, con il quale si propone di istituire la “Giornata del nascituro”.

Il primo mira a riconoscere il 25 marzo come “Giornata della vita nascente”, al fine di promuovere la consapevolezza del valore sociale della maternità e della solidarietà tra generazioni. In occasione della Giornata lo Stato, le Regioni e gli Enti locali dovranno organizzare e promuovere “manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri, momenti comuni di informazione e di riflessione, anche nelle scuole di ogni ordine e grado, al fine di diffondere informazioni sulla gestazione, sulle comunicazione e interazione relazionale precoci tra madre e figlio, sulle cure da prestare al nascituro e alla donna in stato di gravidanza, sui diritti spettanti alla gestante, sui servizi sanitari e di assistenza presenti sul territorio, sulla legislazione sul lavoro a tutela della madre e del padre, nella prospettiva di far emergere tutta la positività dell’esperienza genitoriale”.

Il secondo testo invece, composto da un solo articolo, spiega come “ogni essere umano ha la capacità giuridica fin dal momento del concepimento. I diritti patrimoniali che la legge riconosce a favore del concepito sono subordinati all’evento della nascita ”. Ad oggi, invece, il codice civile riconosce la capacità giuridica solo dal momento della nascita. E dunque i diritti che la legge riconosce a favore del concepito “sono subordinati all’evento della nascita”.

Il riconoscimento della capacità giuridica dal momento del concepimento, più che prevenire l’aborto, potrebbe rendere molto più complesso sotto il profilo giuridico quel diritto all’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza come ad oggi riconosciuto dalla legge 194.

Il Pd, con la neo capogruppo Simona Malpezzi, annuncia battaglia: “In Senato FI ripresenta il ddl per modificare l’art 1 del Codice Civile in materia di riconoscimento della capacità giuridica del nascituro. Questa è la destra che ha a cuore la libertà delle donne, la destra che dice che non toccherà la 194. Inaudito”, afferma la capogruppo. “Gasparri scherza col fuoco, l’Italia si opporrà”, aggiunge Chiara Appendino, deputata M5S. “Ci opporremo dentro e fuori il Parlamento, a difesa di tutte e di tutti”, sottolinea Riccardo Magi di +Europa. Sul campo dei diritti si prepara la battaglia.

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