Washington Dis(con)sensus
L'editoriale del direttore di TPI Giulio Gambino sul settimo numero del nostro nuovo settimanale
Abbiamo spesso sentito dire che questo virus ci avrebbe reso migliori, ma in realtà ne siamo usciti a pezzi e profondamente divisi, polarizzati, arrabbiati. In cerca di un riscatto sociale. La rabbia che si è scatenata nelle piazze italiane, da Roma a Milano passando per Trieste, una sorta di populismo 3.0, ne è il risultato più chiaro. Ma quelle persone – ed è questo che molti ignorano o che volutamente omettono — non sono tutte quante No Vax, No Pass, No Mask, negazionisti, fascisti, ed estremisti. Non aderiscono necessariamente a ogni principio del movimento anti-vaccino, ma sono una comunità in cerca di rappresentanza, e per questo sono pronte a tutto (vedi Freccero e Revelli da p. 62). Il che non vuol dire naturalmente che vadano giustificati. Ma non capire questo fenomeno equivale a non comprendere quello che sta accadendo nella nostra società. È l’inizio di una nuova era, che chiude questi ultimi vent’anni iniziati nel 2001 con i fatti di Genova e le Torri Gemelle, e terminati simbolicamente con il Covid scaturito dagli eccessi e dagli egoismi dell’uomo a danno dell’ambiente che ci circonda. Scandito da una globalizzazione feroce e da un iper-consumismo nel nome della velocità e della tecnologia.
Oggi l’America è più piccola, ma non per questo battuta. L’idea che gli Usa siano tramontati è semplicemente una balla. Sono ancora oggi la più importante potenza economica, militare e tecnologica. Il mondo bipolare a cui siamo stati abituati per decenni oggi non esiste più e prende sempre più piede un sistema multipolare e difforme. Il mondo è un gran caos, e anarchica è la dinamica con cui le cose accadono. Nel nome del “realismo” di Vladimir & Co. In crisi è anche il modello di democrazia che l’occidente ha esportato per anni. Oggi comprende che non può più farlo, e chi può se ne disfa agevolmente (Covid docet).
A Kabul – dice Wright – “non avevamo speranza, e nessuna nazione dovrebbe avere il diritto” di imporsi in paesi che non sono i loro. Giusto. E per questo Biden ha fatto bene a ritirare le truppe.Col virus poi ci siamo anche “giocati”, forse per sempre, le organizzazioni sovranazionali (Oms su tutti): neutre per definizione senza di fatto fungere a nulla, salvo a tenere in piedi il Washington Consensus. Utile solo agli Usa. Ma ecco il nuovo mondo che arriva. Nel primo giorno post-pandemia.
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