Vittorio & Giorgia: con Feltri capolista di FdI a Milano Meloni trova il compagno ideale
È la naturale destinazione di Vittorio Feltri la combriccola di Fratelli d’Italia. La segretaria del partito Giorgia Meloni ha speso parole d’elogio, felicissima di avere incassato il sì di Feltri alla sua candidatura come capolista per le prossime elezioni a Milano. Erano tutti e due contenti, giusto così, Meloni e Feltri hanno molte cose in comune.
Entrambi, ad esempio, sono pronti a fabbricare vere e proprie notizie false per fare un po’ di propaganda (Giorgia) oppure per vendere qualche copia in più (Vittorio): nel 1990 Feltri dirigeva “L’Europeo” e lanciò un incredibile scoop sul rapimento Moro intervistando un certo Davide, presunto carabiniere infiltrato nelle Br che avrebbe fatto irruzione nel covo di via Montenevoso. La vicenda l’ha raccontata con arguta memoria storica Alessandro Gilioli: “È un racconto “esplosivo” su presunti memoriali e audio di Moro dalla prigionia, con tanto di dettagli erotici sui brigatisti Franco Bonisoli e Nadia Mantovani sorpresi nudi a letto. Peccato che sia tutto falso, dalla prima all’ultima riga, e il “Davide” in questione non esista neppure”.
Entrambi sono intolleranti anche se fingono di non esserlo e rivendicano il fatto di avere amici neri. È rimasto nella storia (per stupidità, sia chiaro) il titolo di Feltri sul calcio negli Usa: “Agli uomini piace, alle donne no, ma i negri non lo sopportano” che ci vorrebbe dire che “i negri” non appartengano né alla categoria degli uomini né delle donne. E non solo i neri: “Abbiamo liberato un’islamica” titolò il direttore di Libero quando venne riportata in Italia Silvia Romano, colpevole di essersi convertita. Nemmeno un’italiana non cattolica merita di essere salvata, per la ristretta sensibilità feltrina. Di Feltri c’era anche il titolo “patata bollente” riferito a Virginia Raggi.
“Dopo la miseria portano malattie” riferito agli immigrati, “Renzi e Boschi non scopano” e molti altri. Vittorio e Giorgia, insomma, sono due grandi esempi di analisi politica, complimenti.
A proposito di soluzioni politiche: durante la presentazione della sua candidatura Feltri ha candidamente ammesso che “fare il consigliere non è un impegno. Vai in Consiglio una volta la settimana, dici le tue cazzate e magari riesci pure a imporre qualcosa”. Problemi di Milano? Dice Feltri che Sala insegue le “mode della sinistra”. Quali mode? “Le piste ciclabili hanno paralizzato la città. Le zanzare a rotelle, i monopattini, sono dei mostri. Io continuo a girare in macchina”, dice Feltri. E niente: prontissimo per fare coppia con Giorgia.