La videolettera di Riccardo Bocca: “Chiara Ferragni inventa un nuovo mestiere: la professionista del bene”
La videolettera di Riccardo Bocca: 1 ottobre 2020
Carissima Chiara Ferragni,
le invio questa videolettera perché non passa un giorno, un’ora, un solo secondo senza che si parli di lei, quasi l’Italia intera fosse ipnotizzata dal suo modo di agire sulla scena pubblica. Tutti a parlare di lei, e lei che tira i fili di una storia – la sua – che ha avuto una svolta improvvisa.
Fino a cinque minuti fa, è il caso di ricordarlo, lei era una manager di successo che alternava il business da influencer a performance demenziali come affittare un supermercato e festeggiare il compleanno del suo Fedez lanciandovi cibo addosso. La vecchia Chiara, o meglio quella giovane e spontanea. Niente a che vedere con la sua versione attuale. Da un lato splendida mamma che su Instagram espone all’infinito sé stessa e il proprio bambino, dall’altro lato personaggio che ha focalizzato il suo nuovo profilo pubblico: quello dell’angelo del bene pronto 24 ore su 24 a spiccare il volo.
Nell’ordine, ha lanciato una raccolta fondi per contrastare l’emergenza Covid, ha mostrato la sua cellulite per difendere la normalità dei corpi femminili, ha promosso a colpi di selfie i musei, si è schierata contro la cultura fascista e – naturale epilogo – ha prestato il suo volto a una versione postmoderna di Madonna del 1600 regalando visibilità alla nostra arte contemporanea.
Tutte mosse brillanti, condivisibili, applaudibili! Ma soprattutto perfette per quel mercato delle emozioni dove lei, cara Ferragni, sa fare acquisti con destrezza. Quanto è miope ridurre tutto questo a un eccesso di protagonismo o di cinismo. Che errore! Che autogol al novantesimo! Lei davvero si sente l’angelo del bene, e sempre di più si comporterà come tale. Perché ha capito il segreto dei segreti: ossia che l’esercizio professionale della bontà e la sua comunicazione urbi et orbi vincono sempre: nel cuore delle persone, in tv, sui social e – perché no – anche nell’intimo del portafoglio. Ancora una volta, insomma, ha inventato un nuovo mestiere. Impressionante, certo, ma comunque nuovo.