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No, il Tapiro d’oro ad Ambra Angiolini non è satira, ma becero gossip sulla pelle di una donna tradita

Immagine di copertina

La trasmissione Striscia la notizia con il suo inviato Valerio Staffelli ha deciso di consegnare il Tapiro d’oro ad Ambra Angiolini che se lo sarebbe meritato perché è stata lasciata dal suo compagno, l’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri, e questa cosa deve aver fatto riderissimo Antonio Ricci e la sua truppa.

La figlia di Angiolini (siano benedetti questi ragazzi che stanno crescendo imponendo una modernità dei modi e dei diritti che può farci molto bene) non è stata zitta: «So bene che, in quanto personaggio pubblico, secondo alcuni è giusto che la sua vita, anche quella privata, venga sbandierata ai quattro venti. Ma è davvero necessario infierire?», ha scritto sul suo account Instagram.

Ma c’è un punto importante in tutta questa storia: che la relazione tra Angiolini e Allegri sia finita l’hanno riportato numerosi giornali di gossip raccontando di un tradimento del mister della Juventus che sarebbe stato una della cause della fine.

Ricapitolando: un uomo tradisce la sua compagna (entrambi personaggi pubblici) e la trasmissione Striscia la notizia decide di “premiare” scanzonando la tradita. La vedete la miseria? Dietro quel premio c’è una serie di punti che vanno osservati.

Primo, la satira. «Era per ridere, è satira», spiega qualcuno in queste ore utilizzando (a casaccio) il diritto di satira senza conoscerne la storia e il significato. La satira si realizza nel momento in cui attraverso la risata si mostrano debolezze e mancanze dei potenti che altrimenti sarebbe difficile mostrare.

Per questo la satira si fa contro i re: distruggere attraverso il sorriso la prepotenza di chi detiene un qualsiasi potere è lo spazio in cui i giullari riescono a prendersi delle libertà che difficilmente verrebbero concesse. Se Striscia la notizia avesse voluto fare satira avrebbe potuto consegnare il Tapiro a Massimiliano Allegri per il suo pisellino in fuori gioco: questa sarebbe stata satira. Non capire tra il traditore e la tradita chi dei due è il più debole appare un errore piuttosto grossolano. Fare satira sulle vittime rischia di essere semplicemente un’esposizione al pubblico ludibrio, qualcosa molto vicino alla rivittimizzazione.

Secondo, la donna. Guarda caso ancora una volta è la donna a essere messa sotto la lente. Che incredibile coincidenza, vero? Consegnare il Tapiro alla donna tradita veicola sotto traccia il messaggio che Ambra non sia stata in grado di “tenersi” il suo compagno.

In fondo la fedeltà maschile (questo lo dice anche l’evoluzione del codice penale) è qualcosa che le donne si devono meritare assolvendo tutti i propri doveri. Cosa c’è di meglio di un Tapiro per dire a Angiolini che fa molto ridere il fatto di non essere stata all’altezza del suo uomo stallone? Se è stata tradita significa che qualcosa avrà sbagliato, in qualcosa sarà stata deficitaria.

La fedeltà di un uomo bisogna guadagnarsela tutti i giorni mentre la fedeltà della donna è data per scontata (mica per niente era un reato fino a non molto tempo fa). Quel Tapiro dice “cara Ambra ci hai provato ad essere la compagna di quel figo di Allegri ma lui, si sa, sta in quel mondo dove i maschi proprio non riescono a tenere a bada il proprio pene. Peccato. Ridiamoci su”. E le battute di Staffelli su Allegri e il suo fuoriclasse Dybala confermano la modalità: troppi campioni, peccato.

Terzo, la televisione. Una televisione che ancora nel 2021 ritiene il sentimento un vezzo da sventolare per costruirci una notizia. Come se si giocasse alle figurine si mischiano le carte per immaginare gli accoppiamenti e per mettere in vetrina le prede e i cacciatori. Se qualcuno è un personaggio pubblico allora ci si sente in diritto di grufolare nel suo privato. Chi se ne fotte di tutti quelli che stanno intorno (i figli, ad esempio).

Una televisione che ancora nel 2021 trova simpatica l’idea di assediare una donna tradita per sbertucciarla di fronte alle telecamere. Una televisione che ancora usa il modello dell’esposizione della sfigata che è stata lasciata. Modelli che erano stupidi e vecchi 20 anni fa e che nella redazione di Striscia fanno ridere ancora quattro maschi invecchiati che sono scollegati dal tempo.

Ultimo, l’uomo. Il traditore ha potuto assistere bello tranquillo nella sua casa di Torino allo spot di sponda della sua mascolinità. Nessuno osi disturbare il mister, che ha cose troppo serie da fare. Chissà che pacche sulle spalle per avere mostrato indirettamente in prima serata la sua vorace mascolinità. Ben fatto, bravi, davvero.

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