Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:28
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

Sanremo 2022, top e flop della quarta serata del Festival

Immagine di copertina

Sanremo 2022, top e flop della quarta serata

SANREMO 2022 TOP E FLOP – Chi è stato il migliore ieri sera? E il peggiore? Dopo la quarta serata del Festival di Sanremo 2022, il nostro Renzo Di Falco dice la sua con le sue particolari pagelle: i Top e Flop del Festival. Ecco chi è andato bene e chi no:

TOP

MARIA CHIARA GIANNETTA
Fresca, conquista il pubblico in tre minuti, cosa che a Ornella Muti e Lorena Cesarini non è riuscita in tre ore. Brava anche nel monologo, sentito e sincero. Finalmente.

GIANNI MORANDI E JOVANOTTI
Non è una esibizione: è energia, show puro. Insieme sul palco sono pazzeschi, e incrociare i loro repertori si è rivelata un’idea vincente.

AMADEUS
Per chi non ci credeva, dimostra di riuscire a reggere il Festival con padronanza e un buon ritmo anche senza Fiorello. Merita un Sanremo Quater.

LA RAPPRESENTANTE DI LISTA
Spaziale. La cover più elaborata e sperimentale, una perfomance
costruita benissimo che conferma come i ragazzi sarebbero perfetti all’Eurovision.

NOEMI
Bella prova, interpretazione potente della canzone manifestao di Aretha Franklin che solo una con la voce di Noemi poteva affrontare con sicurezza e gran classe.

MAHMOOD E BLANCO
Rifanno una canzone che ha avuto decine di cover, alcune anche famose, con una delicatezza e una intensità particolari. Ottimo arrangiamento e bell’impasto di voci. Una conferma.

FLOP

LA CANOTTIERA DI GIOVANNI TRUPPI
Puoi essere bravissimo e/o freak quanto ti pare ma un minimo di
stile sul palco dell’Ariston ci vuole. Giovanni magari inTruppi uno stylist per la finale.

MICHELE BRAVI
Fare Battisti è sempre rischioso. La versione di Michele Bravi è troppo teatrale, appesantisce e lui non sembra a fuoco. Incerto
anche nella vocalità. Peccato.

RETTORE E DITONELLAPIAGA
Tanto forti nel loro inedito, quanto inefficaci in questa cover di “Nessuno mi puo’ giudicare” che è davvero troppo aderente all’originale della Caselli. Non hanno lasciato il segno.

ANAMENA E ROCCO HUNT
Un medley di successi italiani che non ha né capo né coda e sembra piuttosto la festa di un matrimonio di paese. Anche no.

TANANAI
Deve avere pensato: “Mi vesto da Damiano dei Maneskin, ammicchiamo come Achille Lauro e Boss Doms e rifacciamo una canzone della Carrà che ha sempre il suo perché”. Il perché però secondo noi non c’è.

QUI TUTTE LE NOTIZIE SUL FESTIVAL DI SANREMO
Ti potrebbe interessare
Opinioni / “L’astensionismo aiuta il potere ma noi, oggi, non abbiamo alternativa”: lettera a TPI
Opinioni / Metamorfosi di atteggiamenti e posture politiche: la “nostra” destra non si smentisce mai
Opinioni / Come il “campo largo” ha strappato l’Umbria al centrodestra
Ti potrebbe interessare
Opinioni / “L’astensionismo aiuta il potere ma noi, oggi, non abbiamo alternativa”: lettera a TPI
Opinioni / Metamorfosi di atteggiamenti e posture politiche: la “nostra” destra non si smentisce mai
Opinioni / Come il “campo largo” ha strappato l’Umbria al centrodestra
Opinioni / L’alternativa all’oligarchia illiberale non è la paura ma la speranza
Opinioni / Astensionismo record anche in Umbria ed Emilia-Romagna: così la democrazia diventa oligarchia
Esteri / Il trumpismo è un filo rosso che unisce “bifolchi” e miliardari
Esteri / Nemmeno a Trump conviene opporsi alla green economy
Opinioni / L'Europa ai tempi di Trump
Opinioni / Ma nella patria del bipartitismo non c’è spazio per i terzi incomodi (di S. Mentana)
Esteri / In Europa può rinascere dal basso un nuovo umanesimo contro la barbarie delle élites (di E. Basile)