Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

Indiscreto: Salvini ha visto Draghi e gli ha chiesto il Viminale

Immagine di copertina

Se non ci fosse Berlusconi bisognerebbe inventarlo. In mancanza di grandi elettori (gliene mancano fin troppi per arrivare a quota 505) non gli rimane che promettere tutto a tutti: a Salvini e Meloni sta promettendo che se lui andasse al Quirinale non avrebbe problemi a nominarli alla presidenza del Consiglio. L’esatto contrario di quanto va dicendo ai dem e ai grillini: “Se vado al Quirinale per Palazzo Chigi bisognerà trovare un profilo super partes ed istituzionale”. Con tanti cari saluti ai due alleati di centrodestra. Non per niente Salvini sta giocando in proprio, ben conoscendo i movimenti di Silvione: a quanto siamo in grado di rivelare il leader leghista nell’incontro dell’altro giorno con Mario Draghi gli ha chiesto il Viminale nel governo dei “big” (ecco perché ha lanciato l’idea di un governo con gli “assi di briscola”): spera così, tornando al ministero dell’Interno, di ricominciare a crescere elettoralmente nell’anno che porta al voto.

Ma soprattutto, tornando in consiglio dei ministri, spera di far fuori l'”amico” Giorgetti, sempre più “pericoloso” per il capitano leghista. Salvini è convinto che se continua così la leadership della Lega è persa. Ha bisogno di una “svolta”. E ricorda benissimo che la grande crescita della Lega ci fu proprio con lui al Viminale: il partito nei sondaggi superò il 30%. Da qui la richiesta a Mario Draghi, utile sia in caso di Draghi bis che di Draghi al Quirinale: d’altra parte a nominare i ministri è pur sempre il Presidente della Repubblica. E visto che nessuno crede più alle promesse di Berlusconi (persino Letta e Confalonieri si sono schierati con Mario Draghi) meglio non perdere tempo.

Ti potrebbe interessare
Opinioni / La storia ce lo insegna: se i Paesi corrono ad armarsi, prima o poi la guerra scoppia
Opinioni / La confusione sulla piazza per l’Europa e la propaganda bellicista che oscura la democrazia nell’Ue
Opinioni / Se non vuole diventare irrilevante, l’Europa non pensi solo ai conti (di S. Mentana)
Ti potrebbe interessare
Opinioni / La storia ce lo insegna: se i Paesi corrono ad armarsi, prima o poi la guerra scoppia
Opinioni / La confusione sulla piazza per l’Europa e la propaganda bellicista che oscura la democrazia nell’Ue
Opinioni / Se non vuole diventare irrilevante, l’Europa non pensi solo ai conti (di S. Mentana)
Opinioni / Europa a orologeria: il fattore Trump e il grande disincanto dell’Ue (di G. Gambino)
Opinioni / L’impazienza degli esclusi dal negoziato sull’Ucraina (di F. Bascone)
Opinioni / Tutto molto bello: Bruno Pizzul, l’uomo che rivoluzionò le telecronache calcistiche
Opinioni / Per una difesa comune credibile l’Europa deve costruire un pilastro continentale della Nato connesso all’Ue
Opinioni / Riuscirà l’Europa a sopravvivere a Trump?
Esteri / “Zeitenwende”: le elezioni spartiacque della Germania e un’Europa sempre più in crisi
Esteri / Il pasticcio dell’Europa, spiazzata da Trump sull’Ucraina