Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:14
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

Salvini è il primo politico italiano su Tik Tok: ancora una volta anticipa tutti in comunicazione

Immagine di copertina

Il leader della Lega sbarca sul social network cinese: vuole conquistare li adolescenti e plasmare una nuova generazione di elettori dell'ultra-destra.

In un Paese dall’età media sempre più alta e tradizionalmente pachidermico nel recepire le novità, è passata pressoché inosservata una notizia dai contorni in realtà esplosivi. Matteo Salvini è appena sbarcato su Tik Tok, il social network cinese che dall’Asia si sta diffondendo nell’intero Occidente a un ritmo e a una velocità frenetici. Con una piccola, non esattamente trascurabile, particolarità: l’età media degli utenti di questa piattaforma si aggira tra i 12 e i 15 anni.

Non parliamo più semplicemente di giovani e millennials ma di veri e propri adolescenti o, in alcuni casi, pre-adolescenti, che qua sopra hanno trovato l’habitat naturale in cui esprimersi, al di fuori dello sguardo dei genitori, principalmente attraverso video non più lunghi di poche decine di secondi.

Matteo Salvini è il primo politico italiano ad aprire un canale su Tik Tok. Una decisione apparentemente azzardata, quella messa a punto da Luca Morisi e dallo staff della “Bestia”, ma che in realtà non fa altro che anticipare una strada che più o meno l’intera politica – destra e sinistra senza distinzioni – è destinata a seguire nei prossimi mesi.

Lo scopo è evidente: aprire un solco, gettare un sasso, creare una strada. Nel mirino ci sono le centinaia di migliaia (e, nel giro di mesi – non anni – milioni) di giovani e giovanissimi che rappresentano gli elettori di domani.

La Bestia che sbarca su Tik Tok è un animale molto diverso rispetto alla fiera famelica e onnivora che siamo abituati a vedere su Facebook. Non è lì per calamitare in tempi rapidi le masse, ma per studiare, imparare, farsi conoscere, cominciare a creare un rapporto con quel bacino di utenti che lo conoscono solo per averlo sentito nominare di sfuggita dal papà a cena. Con un linguaggio lontanissimo da tempi e dai modi della politica, ma vicino – per semplicità e immediatezza – a quello che il leader della Lega utilizza quotidianamente sui social tradizionali.

Non è un caso che il primo contenuto in assoluto comparso su Tik Tok sia un video dello stesso Salvini che, su un sottofondo trionfalistico, stringe le mani a uomini in divisa al grido di “Onore alle nostre Forze dell’Ordine”, seguito dall’hashtag più celebre e identitario di tutti: #PrimaGliItaliani. Più che un post, un vero e proprio manifesto che rappresenta il concentrato del salvinismo pop e patriottardo.

Il messaggio è sempre lo stesso: l’orgoglio italico. La differenza a livello di comunicazione è sostanziale: se su Facebook, Twitter e in larga parte anche su Instagram fa leva e cavalca un “sentiment” sovranista e nazionalista ampiamente diffuso, su Tik Tok Salvini è nelle vesti di creatore e anticipatore di quel messaggio. La Bestia non sta strizzando l’occhio alla destra ultraconservatrice. Sta facendo di più, e oltre: sta creando in vitro la destra ultraconservatrice di domani.

Per essere ancora più chiari e diretti. Salvini non è semplicemente sbarcato su un nuovo social network. Si sta preparando a creare, allevare e profilare la nuova classe politica ed elettorale di domani: milioni di ragazzi che saranno pronti e imbevuti di slogan e idee sovraniste esattamente per il giorno in cui per la prima volta saranno chiamati a votare. Il tutto mentre l’intera sinistra resta a guardare, perdendosi nell’ennesima battaglia di principio attorno all’ombelico di idee, programmi e valori che nessuno capisce più.

Se oggi siamo di fronte a un’avanzata spaventosa dell’ultradestra in Italia e in Europa, quella di domani potrebbe assomigliare di più a un regime democratico costruito sulla rete. Il primo laboratorio politico sovranista interamente nato e concepito sui social. Il giorno in cui accadrà, se proprio volete una data simbolo, potete provare con l’11 novembre 2019: il giorno in cui Matteo Salvini è sbarcato su Tik Tok. Sembra l’incipit di un romanzo distopico e spaventoso, e invece è la realtà. Ed è solo l’inizio.

Leggi anche:
Salvini è sbarcato su TikTok, il social network del momento. E ha già pubblicato i primi video
Tik Tok, l’app virale che fa concorrenza a Instagram: come funziona e perché sta avendo così tanto successo
Ti potrebbe interessare
Opinioni / La nuova Internazionale della Destra (di Giulio Gambino)
Opinioni / Il martirio di Gaza tra allarme genocidio e pulizia etnica (di F. Bascone)
Opinioni / Come ti smonto le 5 obiezioni allo Ius Scholae (di S. Arduini)
Ti potrebbe interessare
Opinioni / La nuova Internazionale della Destra (di Giulio Gambino)
Opinioni / Il martirio di Gaza tra allarme genocidio e pulizia etnica (di F. Bascone)
Opinioni / Come ti smonto le 5 obiezioni allo Ius Scholae (di S. Arduini)
Opinioni / Il paradosso di X e perché i social non sono interscambiabili (di S. Mentana)
Opinioni / Perché il nucleare è necessario (di Stefano Monti)
Opinioni / Ma il futuro è solo delle rinnovabili (di Gianni Silvestrini)
Opinioni / Le sfide del nuovo nucleare (di Giulio Gambino)
Opinioni / È ora di combattere contro i nazionalismi che mettono in pericolo l’Europa (di N. Zingaretti)
Opinioni / La grande sfida di Trump all’Unione europea (di Ignazio Marino)
Opinioni / “L’astensionismo aiuta il potere ma noi, oggi, non abbiamo alternativa”: lettera a TPI