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Rai, tutto pronto per le direzioni di genere: le ultimissime sulle nomine

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La soppressione dell’edizione notturna dei telegiornali regionali è dovuta “all’alto costo sostenuto per la realizzazione delle edizioni in questione senza che ne derivino benefici e risultati in termini di ascolto tali da rendere utile e congruo l’impegno sostenuto, a differenza di quanto può avvenire ampliando e, con pochi sforzi, riconfigurando spazi informativi regionali di altre fasce orarie”.

L’ad Rai Carlo Fuortes ha giustificato così, in una lettera di risposta inviata al presidente della Commissione la Vigilanza Alberto Barachini, la decisione sulla Tgr, che ha suscitato molte critiche dal mondo politico, soprattutto dalle istituzioni locali, e ha contributo, insieme ad un analogo stop ai tg sportivi, alla proclamazione di uno sciopero il 29 dicembre da parte dell’Usigrai.

Ogni decisione sarà però rimessa al Cda che si riunirà giovedì a Milano e avrà all’ordine del giorno, come anticipato da TPI la settimana scorsa, le direzioni di genere. “Quindi ora Fuortes scarica la parata bollente sul Cda…” commentano da viale Mazzini a proposito del taglio dell’edizione notturna della Tgr. E c’è chi scommette che se il consiglio di amministrazione dovesse bocciare l’iniziativa dell’Ad qualcuno sarebbe pronto a chiederne le dimissioni.

Di sicuro però, un’eventuale bocciatura, sarebbe un gravissimo danno politico e di immagine per tutta la Rai. Tornando alle direzioni di genere, molte caselle sono già definite. Mario Orfeo (che però vorrebbe avere deleghe “pesanti” e voce in capitolo anche su programmi di intrattenimento e attualità come quello di Serena Bortone e Uno Mattina) è stato nominato, nel Cda in cui sono stati decisi gli avvicendamenti alle testate, alla guida della Direzione Approfondimento, insieme ad Alessandra De Stefano che dirigerà lo Sport.

Conferme in vista anche per Stefano Coletta al Prime time, Maria Pia Ammirati alla Fiction, Elena Capparelli ai Contenuti Digitali, Silvia Calandrelli alla Cultura, Luca Milano a Rai Kids. Le novità, come già anticipato da TPI nei giorni scorsi dovrebbero riguardare l’arrivo del corrispondente da New York Antonio Di Bella al Day Time, Francesco Di Pace alle Serie tv e Cinema e Fabrizio Zappi alla Direzione Documentari, al posto di Duilio Giammaria.

Resterebbe ancora senza incarico l’ex direttore del Tg1 Giuseppe Carboni, che ha lasciato il posto a Monica Maggioni. Ennesimo “schiaffo” di viale Mazzini a Giuseppe Conte, con i 5 Stelle che perdono anche Giammaria.

Intanto, a quanto siamo in grado di rivelare, i piano editoriali di Tg1, Tg2 e Rai Parlamento cioè Maggioni, Sangiuliano e Preziosi forse verranno anticipati al 21 dicembre dopo che lo stesso Fuortes aveva in un primo momento deciso di spostarli a dopo le ferie.

Al Tg2 tutti i vice saranno confermati tranne probabilmente la Nocerino che potrebbe essere sostituita da Grieco. Al Tg1 Monica Maggioni vorrebbe Francesco Giorgino nella squadra dei sette vicedirettori ma a patto che rinunci alla conduzione: cosa che peraltro ormai nessuno fa più visto che in Rai è pieno di direttori e di “vice” che vanno in video.

Non si capisce a questo punto perché non possa farlo Giorgino. La stessa Maggioni a quanto si apprende, sarebbe intenzionata a condurre personalmente gli speciali del Tg1 a cominciare da quelli elettorali e quirinalizi. Per quanto riguarda il Tg3 Pacchetti potrebbe diventare vice da Milano al posto di Losa andato in pensione; cosi fontana, gradito al Pd, potrà diventare condirettore unico alla Tgr. E “blindare” la Lega di Salvini.

Da segnalare inoltre la partenza sprint del neo direttore di RaiNews24 Paolo Petrecca: gli ascolti, che arrivano a superare anche il 5% di share, sbaragliano quelli dei concorrenti più diretti come Sky TG24 e il TGcom di Mediaset.

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