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“Solo con Mattarella possiamo superare lo stallo”: avanza l’ipotesi di un bis del presidente

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Il presidente della Repubblica uscente Sergio Mattarella è sempre in campo, con 46 consensi raccolti oggi. È quello che emerge dalla lettura dei voti della quinta votazione, con il quorum ormai fissato a 505.

Ma il comportamento in entrambi gli schieramenti non può non portare ad una riflessione ulteriore su Sergio Mattarella, Capo dello Stato uscente. I voti raccolti dal giurista siciliano sono stati 46, decisamente meno dei 166 di ieri. Ma lo schieramento progressista oggi non ha votato e quindi i consensi registrati nel pomeriggio sono facilmente ascrivibili al centrodestra e ad altri.

Come dire che se un domani si dovesse votare il bis di Mattarella, il Capo dello Stato uscente potrebbe raccogliere centinaia di voti, forte dell’appoggio da sempre avuto dallo schieramento di centrosinistra (che ricordiamo lo ha votato compatto nel 2015) al quale potrebbero aggiungersi voti provenienti da altre formazioni.

Indicativa in tal senso la frase pronunciata oggi da Salvini a proposito della candidatura Casellati: “Sopra di lei c’è solo Mattarella”. E dopo questo voto, dichiarazioni o mezze frasi raccolte in Transatlantico dicono: è il momento di Mattarella, solo con lui possiamo superare lo stallo.

Peccato però che nessuno abbia ancora avvertito Mattarella della volontà di riproporlo al vertice della Repubblica Italiana. Perché è vero che, come fatto sapere ieri da fonti del Colle, il presidente in questi giorni non ha contatti di nessun tipo con nessuno. Ma un “pensiero” riguardo l’attuale situazione politica lo dovrà pur avere.

In questo senso, chi lo conosce bene giura che il Capo (così lo chiamano nel palazzo dei Papi) sia a dir poco “sconcertato” dallo spettacolo che la politica sta offrendo in questi giorni al Paese. E non vorrebbe proprio che una classe politica tanto inadeguata lo “costringesse” alla fine a tornare sui suoi passi prolungandone la permanenza al Colle a scapito del mestiere di “nonno”.

Già, perché ancora oggi non ha la benché minima intenzione di tornare per un altro settennato alla guida della Repubblica Italiana: “Vuole godersi la vita da nonno e giocare con i nipotini”, spiega chi lo conosce bene. Insomma, al Quirinale sono “terrorizzati” che alla fine della fiera di fronte allo spettacolo che la politica sta dando al Paese non si potrà più dire di “no” e saranno costretti a restare in campo per chissà quanto altro tempo ancora. Una decisione che a quel punto sarebbe più subita che accettata.

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