Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:16
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

Il premier rimanda gli incontri con Salvini e Conte: li considera i maggiori responsabili del “draghicidio”

Immagine di copertina

Ha trascorso la domenica nel buen retiro di Città della Pieve all’interno della sua tenuta insieme alla famiglia, senza farsi vedere all’esterno e tantomeno nel centro storico del borgo umbro.

Oggi al suo rientro a Roma Draghi riunirà lo staff per impostare l’azione del governo del prossimo periodo. Per ora si metterà mano alle misure in scadenza – oltre alle discoteche, l’obbligo di mascherine all’aperto, feste e concerti – poi ci sarà da mettere ordine sulle regole delle quarantene a scuola e da rispondere alle altre richieste che vengono dai governatori, a partire dalla revisione del sistema dei colori.

Ma questi temi potrebbero essere rinviati a una seconda riunione del governo, che potrebbe tenersi giovedì dopo il giuramento di Mattarella, e che dovrebbe essere preceduta da una cabina di regia. Il Cdm di oggi, previsto nel pomeriggio alle 16, sarà intanto la prima occasione in cui gli alleati si ritroveranno davvero tutti attorno a un tavolo.

Matteo Salvini (con Giorgetti) e Giuseppe Conte hanno chiesto incontri a Draghi che al momento non sono ancora in agenda. Anzi, verranno ritardati il più a lungo possibile. Perché sono loro, agli occhi del premier, i responsabili principali del “draghicidio” e al di là di tanta retorica al miele pubblicata dai giornaloni in questi giorni Md (così lo chiamano nel giro stretto) non l’ha affatto presa bene.

Come rivela chi lo conosce bene “Mario è molto arrabbiato per quanto è accaduto. Perché non è andato lui al Quirinale e ci ha sperato (e provato) fino all’ultimo secondo utile. Oltretutto se Mattarella resterà effettivamente per sette anni al Quirinale, la staffetta, che sembrava a portata di mano, diventerà un sogno impossibile”. Conte e Salvini (ma non solo loro) sono avvisati.

Ti potrebbe interessare
Opinioni / Lezioni da Parigi: cosa possiamo imparare dalle ultime elezioni in Francia (di G. Gambino)
Opinioni / L’antisemitismo e il peso delle parole: effetto collaterale della guerra a Gaza (di S. Mentana)
Opinioni / Lettera al Direttore: il Messaggero ha censurato un articolo critico sul MAXXI?
Ti potrebbe interessare
Opinioni / Lezioni da Parigi: cosa possiamo imparare dalle ultime elezioni in Francia (di G. Gambino)
Opinioni / L’antisemitismo e il peso delle parole: effetto collaterale della guerra a Gaza (di S. Mentana)
Opinioni / Lettera al Direttore: il Messaggero ha censurato un articolo critico sul MAXXI?
Opinioni / L’informazione è il motore di una nuova politica (di Davide Casaleggio)
Calcio / Se nessuno ha il coraggio di prendersi la colpa per il disastro azzurro
Opinioni / M5S: tre consigli a Giuseppe Conte
Opinioni / La nuova destra di Giorgia Meloni è fondata sull’ambiguità
Opinioni / Toti insiste e resiste
Opinioni / Lettera a TPI. Il consumismo ci sta uccidendo: molte persone lo hanno capito, la politica ancora no
Opinioni / La lezione che possiamo trarre dal voto delle europee