Il dramma nascosto dietro la storia della madre accusata di aver ucciso il suo neonato su una nave da crociera
Una donna 28enne di origine filippina, nella giornata di venerdì 17 maggio 2024, partorisce suo figlio sulla nave da crociera Silver Whisper. Due giorni dopo, il neonato viene trovato morto nella cabina della donna, che oggi è in stato di fermo, accusata dalla Procura di Grosseto di aver ucciso il bambino.
La donna, secondo quanto si apprende, fa parte dell’equipaggio e al momento dell’imbarco avrebbe tenuto nascosta la gravidanza.
Il piccolo è nato mentre la nave da crociera si trovava al largo di Porto Santo Stefano, nella zone dell’Argentario, in Maremma. Sono stati i colleghi della donna a dare l’allarme domenica sera quando la nave ha attraccato a Porto Santo Stefano.
A bordo sono intervenuti i carabinieri per i rilievi del caso. La 28enne, in stato confusionale, è stata portata in ospedale per accertamenti sanitari. La Procura ha autorizzato l’autopsia sul bimbo, nell’attesa di ricostruire le dinamiche della vicenda.
È una storia di cui per ora non si è appreso altro, ma gli elementi resi pubblici – gravidanza nascosta a datori di lavoro e colleghi, parto in solitudine e morte di un neonato – rivelano un quadro tragico di vite che chissà per quanto tempo sono rimaste in bilico, prima di essere spezzate.
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