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Morgan-Sky, un’altra occasione persa

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Premessa, anzi ante-factor per giocare col suo stesso titolo: X Factor è il migliore talent musicale del mondo. L’ho sempre sostenuto, e il passaggio da Rai a Sky del format ha reso più solida la mia opinione. Ma qualcosa negli ultimi anni della messa in onda satellitare deve aver provocato un calo di appeal del programma, riducendo a zero le possibilità discografiche per i concorrenti e i vincitori usciti dalla macchina televisiva.

Penso a una fase di stanca per la liturgia dello show sempre rigido e immutabile perché così è stato concepito da Simon Cowell, ma soprattutto alla oggettiva debolezza della giuria (si sa che sono i giudici che fanno il programma, più dei cantanti) composta anno dopo anno da nomi non troppo bene assortiti e a volte per niente centrati. Misceliamo bene ed ecco spiegato perché X Factor non riesce ad ingranare da tempo ed ogni volta il suo rinnovo è incerto fino alla fine.

Per questa edizione, il coup de théatre: Morgan ritorna finalmente dietro al bancone della trasmissione che lo ha lanciato ormai 15 anni fa (e della quale pure aveva ripetutamente parlato male) e di cui è diventato icona, sapendo unire intemperanze e sregolatezza a scelte musicali raffinate e azzeccatissime. Marco Castoldi d’altronde è così, prendere o lasciare: un animale da palcoscenico che alterna stati emotivi disparati e al quale alla fine si perdona sempre tutto (l’affaire Bugo/Sanremo ha rivitalizzato ascolti tv e trend social per mesi).

Come da copione, Morgan anche in queste nuove puntate si prende la scena: discute, rimbecca, sottolinea con toni accesi, i suoi tipici. Poi magari si pente, chiede scusa ma la sua vis polemica è a flusso continuo. Niente che non abbiamo già visto. In fondo siamo in televisione, e lui sa farla, è stato chiamato per questo, a riaccendere i riflettori sul talent e a restituire una dinamica alla giuria. Ma proprio ora, inaspettatamente, Sky e la produzione decidono che basta: Morgan è fuori. Messo alla porta perché incompatibile con i valori della rete, nemmeno fossimo nell’era della Rai più bacchettona.

Della vicenda restano due domande: Morgan non avrebbe potuto mettere nero su bianco fin dove si sarebbe potuto spingere? Sky non avrebbe dovuto aspettarsi questa condotta che ora la scandalizza, reclutando per la nuova edizione proprio lui? Al post Factor l’ardua sentenza.

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