Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:47
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

Tengono i migranti fermi in mare e fanno accordi con la Libia. Poi si chiedono perché perdono voti

Immagine di copertina

Geniale la scelta di fare i Salvini per evitare che gli italiani votino Salvini. Il commento di Giulio Cavalli

Ormai è questione di ore: il 2 novembre verrà prorogato automaticamente il Memorandum d’intesa tra Italia e Libia che il governo italiano ha sottoscritto con Tripoli il 2 febbraio del 2017. Lì dentro c’è tutto l’orrore del nostro Paese che da anni ormai è il colluso principale di quelli “inimmaginabili orrori” (come scrisse l’Onu l’anno scorso) che dalle parti del governo ancora fingono di non vedere e di non sapere.

È la ciliegina sulla torta di un “nuovo umanesimo” annunciato da Conte durante l’insediamento di questo governo, che invece gronda sangue esattamente come prima, con l’aiuto di un pezzo della società civile e dei media che però non riescono a indignarsi vista l’assenza del temuto Salvini.

Sono cambiati gli uomini (non tutti) ma i modi sono sempre gli stessi. Siamo ancora qui a sentirci dire dai ministri di turno (e da pessimi ex ministri del centrosinistra) che la Libia è “un partner fondamentale” per l’Italia. Siamo ancora qui a doverci sorbire le fantasia di chi vorrebbe rivenderci la Guardia Costiera libica come qualcosa di diverso da quella massa di accoliti furfanti e scafisti che si travestono con una divisa. Ancora siamo qui a fingere che non sia successo nulla con un giornalista (Nello Scavo) che finisce sotto scorta perché ha scritto dei rapporti del governo italiano con assassini libici, ancora dobbiamo subire l’ipocrita preoccupazione di un governo che mantiene saldi i decreti sicurezza di Salvini sperando che si dimentichino in fretta.

Lascia sgomenti anche che i 109 migranti dell’Ocean Viking abbiano potuto attraccare solo dopo le elezioni regionali umbre, come se davvero la salvezza delle vite umane (e la tanto sventolata “discontinuità”) siano qualcosa che si può appiattire agli interessi elettorali. A proposito di interessi elettorali: geniale la scelta di fare i Salvini per evitare che gli italiani votino Salvini. Applausi. Davvero.

Il 2 novembre l’Italia rinnoverà l’impegno di finanziare ancora i centri di detenzione libica che sono luoghi di violenza e di torture, il 2 novembre l’Italia sarà ben contenta di continuare a versare soldi ai miliziani libici travestiti da guardacoste. E oltre a questo dobbiamo anche sorbirci quelli che sono al governo che chiedono al governo (che sono loro) di fare qualcosa.

Fanno finta di niente e poi piangono se perdono voti. Del resto un tacito accordo fa sembrare molto meno disumani di qualche tweet urlato: ma la sostanza è sempre la stessa.

Leggi anche:
Il governo PD-M5S sui migranti si comporta esattamente come Salvini (di C. Matteini)
Cosa prevede il controverso accordo tra Italia e Libia per bloccare i migranti
Migranti, Fratoianni (LeU) a TPI: “Gli accordi con la Libia vanno stracciati, darò battaglia in Parlamento”
Ti potrebbe interessare
Opinioni / Bruno Bottai: l'eloquenza del silenzio (di S. Gambino)
Opinioni / La vittoria di Bucci e l’importanza del peso demografico alle regionali
Opinioni / La gogna mediatica contro Spano ci ricorda l’intolleranza contro “il diverso” (di M. Cirinnà)
Ti potrebbe interessare
Opinioni / Bruno Bottai: l'eloquenza del silenzio (di S. Gambino)
Opinioni / La vittoria di Bucci e l’importanza del peso demografico alle regionali
Opinioni / La gogna mediatica contro Spano ci ricorda l’intolleranza contro “il diverso” (di M. Cirinnà)
Opinioni / Survival International: “Alla Cop16 in Colombia non possiamo permettere che il fallimento delle compensazioni di CO2 si ripeta anche con la biodiversità”
Opinioni / Dall’Ucraina al Libano l’Ue è condannata all’irrilevanza (di Ignazio Marino)
Opinioni / La felicità è una cosa seria (di G. Gambino)
Opinioni / Il fallimento dell’Unifil, ennesimo segno di un ordine mondiale in crisi
Opinioni / I sogni infranti della generazione infelice
Opinioni / Israele e l’ipocrisia dell’Europa sui crimini di Netanyahu
Opinioni / L’ennesimo rinvio al prolungamento della metro C e la sfiducia dei romani per le grandi opere