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Liliana Segre bacia lo studente di destra: quando la legge d’amore è l’unica legge possibile

La senatrice a vita Liliana Segre ha incontrato Valerio Cerracchio, il rappresentante degli studenti legato a movimenti di destra. Con un bacio ha messo a tacere ogni tipo di polemica sollevata sui rapporti tra lo studente e la senatrice

C’è un fiaba molto profonda che ha segnato la mia infanzia e che, credo, abbia segnato l’infanzia di molti di noi.

Quella fiaba si chiama “Il gabbiano Jonathan Livingston”. Nonostante la lettura sia avvenuta in tenera età, questo libro merita una possibilità in qualunque periodo della vita lo si voglia leggere. Possiamo dire sia una fiaba a sfondo spirituale.

Jonathan Livingston è un gabbiano dello Stormo Buonappetito. A differenza dei suoi compagni che volano per cercare il cibo con il solo scopo utilitaristico, Jonathan vola per il piacere di farlo, per il senso di libertà che prova nel distendere le ali. Jonathan diventa così un asso del volo, in grandi di compiere straordinarie acrobazie ma, insofferente al rigido conformismo dello Stormo, viene infine espulso dal Consiglio degli Anziani, che non accetta la sua spericolatezza.

Jonathan continua ad allenarsi e un giorno incontra Sullivan, un gabbiano-istruttore, e il più anziano Chiang, che insegnerà a Jonathan come volare istantaneamente con il pensiero.

Jonathan impara ad allenare soprattutto la sua mente, nella ricerca costante di un’idea di libertà che coincida con l’immagine di una creatura superiore, il Grande Gabbiano.

Quando Chiang svanisce verso una dimensione superiore, Jonathan rimane con Sullivan a istruire i nuovi gabbiani.

Jonathan, per completare il proprio perfezionamento filosofico, deve diventare, da studente qual è, un maestro, capace di perdonare e istruire proprio lo Stormo Buonapettito che, tempo prima, l’aveva cacciato. Jonathan applica allora questa legge d’amore come prima applicava esclusivamente quella della ricerca della libertà.

Presto altri gabbiani, desiderosi di apprendere le tecniche del volo libero, si aggregano a Jonathan e al suo discepolo. Quando anche Fletcher è giunto al livello di maestro. Jonathan capisce che la sua missione è conclusa e svanisce nel nulla.

Quando mi è capitato di ascoltare Liliana Segre o di assistere ai suoi interventi ho spesso associato il suo comportamento a quello del gabbiano Jonathan Livingston. E questo non per una qualche sorta di timore reverenziale ma perché li accomuna la stessa voglia di libertà associata alla capacità di volare alto, di volare oltre l’odio. Li accomuna la stessa capacità di trasmettere amore con un profilo distante dai patetismi, distante da giochi per la visibilità.

La senatrice a vita ieri è stata insignita del Dottorato Honoris Causa alla Sapienza di Roma. In tale occasione, a margine della cerimonia, Liliana Segre ha incontrato Valerio Cerracchio, il rappresentante degli studenti legato a movimenti di destra. Lo studente è stato scelto per intervenire e portare i saluti della comunità studentesca, ma le sue posizioni politiche avevano scatenato le polemiche di una parte degli studenti dell’Università.

Quando lo ha visto Liliana Segre si è rivolta a lui con un: “Ciao Valerio, hai il ciuffo come mio nipote”. Subito dopo ha detto: “Ti posso baciare o sono troppo vecchia?”. E lo ha abbracciato.

Valerio, visibilmente commosso, ha ricambiato l’abbraccio. “La risposta alle polemiche è quest’abbraccio, un momento che mi ripaga di ogni amarezza per le offese ricevute”, ha commentato il ragazzo.

La senatrice non cade nei tranelli di chi la vorrebbe protagonista di polemiche, non cede alla battuta sarcastica. Liliana Segre vola più in alto, tende la mano e appiana ogni possibile fraintendimento.

I suoi gesti lasciano un segno ma Valerio Cerracchio lo sapeva già. Chi non accettava il suo intervento prima del conferimento alla Segre non intendeva difendere degli ideali ma banalmente spegnere ogni afflato di miglioramento.

“La sua è un esperienza dolorosa sotto tutti i punti di vista. Condivido pienamente la sua battaglia contro l’odio che deve uscire dalla politica”, aveva già annunciato Valerio Cerracchio parlando della senatrice a vita.

E così è stato. Non c’è destra e sinistra. Non c’è giusto o sbagliato. Ci sono persone che vanno oltre e con un semplice gesto insegnano l’arte di stare al mondo senza sforzo. Quella non puoi comprarla, non puoi apprenderla in qualche talk show o videomessaggio sui social. L’arte di stare al mondo, di volare alti, puoi solo allenarla e trasmetterla a chi volerà con te.

 

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