Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:57
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

“I richiedenti asilo non sono clandestini”: Lega condannata a risarcire due associazioni pro-migranti

Immagine di copertina
Credit: Wikicommons

Lega condannata: “I richiedenti asilo non sono clandestini”

Definire clandestini dei richiedenti asilo è discriminatorio. Lo ha stabilito la Corte d’Appello di Milano confermando la sentenza di primo grado con cui il Tribunale aveva condannato la Lega Nord di Saronno per alcuni manifesti affissi nella cittadina in provincia di Varese nell’aprile del 2016, manifesti in cui si accusava il Governo di allora (quello guidato da Matteo Renzi, ndr) di voler mandare nella cittadina lombarda 32 “clandestini”.

I giudici hanno accolto il ricorso dell’Associazione studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) e del Naga, condannando il Carroccio a versare 5mila euro di risarcimento a ciascuna delle due associazioni.

L’utilizzo falsato delle parole è la chiave della strategia di comunicazione della Lega di Matteo Salvini, l’ormai celebre “Bestia”. I migranti salvati in mezzo al Mediterraneo, oltre ad essere bollati come “clandestini”, sono degli invasori. “Invasione” è la parola che più di tutte viene sacrificata sull’altare della propaganda e data in pasto ai tanti (troppi) che non sono in grado di comprendere la differenza tra chi invade un territorio con armi e carri armati e chi chiede aiuto e accoglienza perché scappa da un conflitto o semplicemente perché nel suo Paese d’origine morirebbe di fame, spesso per responsabilità oggettive delle nazioni in cui chiede di essere ospitato. E visto che i naufraghi alla deriva sui barconi sono “invasori”, respingerli e “chiudere i porti” alle navi che li salvano diventa “difesa dei confini”. Sembra una presa in giro, una caricatura della realtà, ma c’è tanta gente che ci casca.

La sentenza che ha condannato la Lega a Saronno spiega semplicemente che le parole sono pietre, che possono condizionare il pensiero e trarre in inganno. “Non è ammissibile l’utilizzo dell’espressione ‘clandestini’ – spiegano i giudici – quando si parla di soggetti che hanno chiesto l’accertamento del diritto a rimanere in Italia per situazioni di pericolo di persecuzione”. In parole povere, “prima l’italiano”, una lingua bellissima e piena di parole. Parole che non vanno utilizzate per discriminare raccontando falsità.

Leggi anche:
Sorpresa: in realtà l’Italia è all’11esimo posto in Europa per presenza di immigrati
Migranti, altro che invasione: sbarchi dimezzati nel 2019
Caos Libia, il memorandum sui migranti è stato prorogato: una vergogna di cui l’Italia è complice
Ti potrebbe interessare
Opinioni / Bruno Bottai: l'eloquenza del silenzio (di S. Gambino)
Opinioni / La vittoria di Bucci e l’importanza del peso demografico alle regionali
Opinioni / La gogna mediatica contro Spano ci ricorda l’intolleranza contro “il diverso” (di M. Cirinnà)
Ti potrebbe interessare
Opinioni / Bruno Bottai: l'eloquenza del silenzio (di S. Gambino)
Opinioni / La vittoria di Bucci e l’importanza del peso demografico alle regionali
Opinioni / La gogna mediatica contro Spano ci ricorda l’intolleranza contro “il diverso” (di M. Cirinnà)
Opinioni / Survival International: “Alla Cop16 in Colombia non possiamo permettere che il fallimento delle compensazioni di CO2 si ripeta anche con la biodiversità”
Opinioni / Dall’Ucraina al Libano l’Ue è condannata all’irrilevanza (di Ignazio Marino)
Opinioni / La felicità è una cosa seria (di G. Gambino)
Opinioni / Il fallimento dell’Unifil, ennesimo segno di un ordine mondiale in crisi
Opinioni / I sogni infranti della generazione infelice
Opinioni / Israele e l’ipocrisia dell’Europa sui crimini di Netanyahu
Opinioni / L’ennesimo rinvio al prolungamento della metro C e la sfiducia dei romani per le grandi opere