Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:42
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

Se un ex carabiniere in congedo (volontario) si sostituisce allo Stato e ritrova da solo il piccolo Gioele

Immagine di copertina
Giuseppe Di Bello, il volontario che ha trovato i resti di un bambino compatibile con Gioele. E a destra Viviana Parisi con il figlio

Alcuni giorni fa l’avvocato di Daniele Mondello ha dichiarato che se non si fosse riusciti a trovare il piccolo Gioele sarebbe stata una “sconfitta per lo Stato”. La madre del bambino, Viviana Parisi, era stata rinvenuta, morta, ai piedi un traliccio nella vegetazione che costeggia l’autostrada Messina-Palermo. Ma di Gioele non vi era traccia. Gli inquirenti continuavano a setacciare la zona, ma niente. E le speranze si facevano ogni giorno più esigue. Alla fine, sembra proprio che il bambino sia stato scovato. Anche lui purtroppo senza vita, dilaniato forse dagli animali che popolano la macchia mediterranea in quella zona. Gioele (al 99% è lui) è stato ritrovato , ma lo Stato esce comunque sconfitto da questa vicenda.

A individuare quella maglietta e quel cumulo di piccole ossa non sono state le forze di pubblica sicurezza che scandagliavano il territorio da 15 giorni, ma un gruppo di cittadini volontari chiamati a raccolta – in un tentativo disperato – dal padre di Gioele. Due settimane di ricerche ad opera di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Guardie forestali – coordinati dalla Procura – non hanno portato a nulla. Ma è bastato un mattino a un ex carabiniere in congedo per trovare il bimbo.

“L’ho trovato dove gli altri non lo hanno cercato”, ha spiegato l’uomo, Giuseppe Di Bello, pensionato, cercatore di funghi, che si è presentato all’appuntamento dato da Mondello armato solo di un falcetto. Con il suo attrezzo si è fatto largo tra gli arbusti e in poche ore ha trovato quel che sembrava a tutti introvabile. Il corpo di quel bambino che con ogni probabilità è Gioele era a poche centinaia di metri dall’autostrada e dal luogo in cui è stata trovata morta sua madre, Viviana Parisi.

Il massimo rispetto è dovuto agli agenti che in queste settimane si sono adoperati nelle operazioni di ricerca. Ma è evidente che qualcosa è andato storto. Che quel bambino sia o meno di Gioele, resta il fatto che per 15 esasperanti giorni quella maglietta e quei resti ossei sono sfuggiti agli inquirenti che erano lì proprio con la missione di trovarli. Ed è poco rassicurante che, anziché loro e prima di loro, ci sia riuscito un cittadino volontario (sebbene si tratti di un ex carabiniere).

Nessun dito puntato, ma – visto come sono andate le cose – rimane qualche interrogativo su come sono state condotte le indagini. Perché, soprattutto quando si tratta di risolvere un caso di scomparsa o si ha a che fare con la vita o la morte, dallo Stato dobbiamo aspettarci il meglio, il top dell’efficienza.

“Appureremo anche questo”, ha risposto il procuratore di Patti, Angelo Vittorio Cavallo, a chi gli chiedeva come sia stato possibile che dei volontari abbiano trovato il corpo prima delle forze dell’ordine. “Vi garantisco che la condizione dei luoghi è difficile”, ha aggiunto. Non abbiamo dubbi che sia davvero così. Come non vogliamo avere dubbi che per trovare Gioele siano state dispiegate le migliori professionalità possibili. Quanto al rigoroso impegno dei corpi dello Stato, non c’è nemmeno da disquisire.

Ora è giusto che si lasci spazio al silenzio per il doppio lutto che lacera le famiglie Parisi e Mondello e un’intera comunità e che ci si concentri sulle ulteriori indagini da compiere per far luce sulle ombre che restano su quel maledetto mattino del 3 agosto. Ma è doloroso ravvisare che, nel ritrovamento di quel bambino che quasi certamente è Gioele, agli inquirenti è sfuggito l’obiettivo. Che si sia trattato di negligenza o solo di sfortuna, lo Stato da questa vicenda esce sconfitto.

Leggi anche: Gioele, il padre: “5 ore di lavoro di un volontario rispetto a 15 giorni di 70 uomini esperti mi fanno sorgere dei dubbi”

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Omicidio Sharon Verzeni, il compagno interrogato per 5 ore: “Ho ripetuto quello che avevo già detto”
Cronaca / “Tumore benigno”. Ma la diagnosi dell’Asl Toscana è sbagliata e la 40enne muore: alla famiglia 1 milione di euro di risarcimento
Cronaca / Bolzano: sedicenne sequestrata, drogata e violentata per 24 ore. Arrestato un uomo di 37 anni
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Omicidio Sharon Verzeni, il compagno interrogato per 5 ore: “Ho ripetuto quello che avevo già detto”
Cronaca / “Tumore benigno”. Ma la diagnosi dell’Asl Toscana è sbagliata e la 40enne muore: alla famiglia 1 milione di euro di risarcimento
Cronaca / Bolzano: sedicenne sequestrata, drogata e violentata per 24 ore. Arrestato un uomo di 37 anni
Cronaca / Pubblicato l’audio di Emanuela Orlandi con i lamenti e le torture: “Basta, fa male. Dio perché?”
Cronaca / Bambina di 2 anni morta investita nel parcheggio di un ospedale di Torino: era con la mamma che chiedeva l’elemosina
Cronaca / Meteo, caldo e afa hanno le ore contate: dopo Ferragosto arrivano i temporali
Cronaca / Torino, muore per una trasfusione sbagliata: chiesto il rinvio a giudizio per un medico e un’infermiera. L’anestesista: “Volevano insabbiare tutto”
Cronaca / Brescia, anziano guida contromano e si schianta contro l’auto di un 28enne: morti entrambi
Cronaca / Si apre lo sportello dell’auto in marcia, 20enne viene sbalzato fuori e muore: era in vacanza con gli amici
Cronaca / Cade da un dirupo sotto gli occhi del compagno: muore infermiera di 31 anni