Draghi dice che il figlio ha fatto l’AstraZeneca in Uk, ma non spiega perché lui l’ha sospeso in Italia
La nuova sala conferenze molto elegante – con tre sfumature di blu (e una linea tricolore) che sostituiscono il refettorio austero che fu il pulpito del governo Monti. E in questa sede una conferenza stampa sorprendentemente… “giallorossa”. Un Mario Draghi che non ti aspetti, quello della prima conferenza stampa, cromaticamente tranquillizzante. Un Draghi a cui le domande fanno bene (anche quando si inquieta, come vedremo tra breve), un Draghi che si scioglie, che non rinuncia a qualche ironia, e che si colloca in una sorprendente continuità con il suo predecessore. Stesso scostamento. Stesse scelte di fondo. Stessi rifiuti. Ad esempio sul Mes. Sulla scelta che fece cadere il governo Conte, Draghi spiazza tutti: “Prendere il Mes non è una priorità, con questi tassi di interesse non conviene”. Pare la fotocopia di quello che dicevano (quasi flagellati, a dire il vero) Conte e Gualtieri. Il reddito di cittadinanza? “Lo rifinanziamo con un miliardo” (il perché lo spiega Orlando). Le cartelle esattoriali? Linea Castelli. I licenziamenti? Linea Conte, bloccati fino ad ottobre. Le autorizzazioni sanitarie dell’Ema sullo Sputnik? Finché si può si aspetta, altrimenti si agisce. E il debito? “Mi pare chiaro che le attuali regole dovranno essere riviste. È il momento di dare soldi, non di chiuderli”.
Dunque una conferenza stampa illuminante, finalmente, per capire qualcosa di più sulla filosofia di Draghi. Ogni domanda (garbatamente) più cazzuta dell’altra: bisogna fare i complimenti ai colleghi, davvero. Unico tema su cui il presidente del Consiglio va in confusione? La domanda del direttore di questo giornale, Giulio Gambino su AstraZeneca (poi ribadita da Alessandra Sardoni, ma sempre inevasa). Era giusto sospenderlo senza evidenze scientifiche? La scelta è stata presa anche tenendo conto degli interessi tedeschi? Draghi quasi si trattiene mentre ripete con voce parodizzante la domanda: “Interessi tedeschi???”. Sembra seccato, ma omette due risposte: spiega che il figlio in Inghilterra si è vaccinato con AstraZeneca (quindi mentre da noi era sospeso). Ma non chiarisce perché lui lo abbia sospeso “senza evidenze scientifiche”. Quindi – come commenta sintetizzando in diretta Massimo Giannini – “quella sospensione è stata una scelta politica”. Ma allora non era molto meglio dirlo?
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