Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

Draghi mai così in difficoltà come nelle ultime settimane: così il Quirinale va in suo soccorso

Immagine di copertina

Al Quirinale stavolta è scattato l’allarme: la Lamorgese non basta più. Il Colle ha deciso di rompere il silenzio e tenere alta la “pressione” perché “non devono esserci tentennamenti ne cedimenti” ora che cominciano a sorgere i primi veri problemi per il governo Draghi, soprattutto adesso che ci si avvicina inesorabilmente alla “madre di tutte le battaglie”, quella per l’elezione del prossimo presidente della Repubblica e le forze centrifughe inevitabilmente aumenteranno.

Insomma, ci voleva Sergio Mattarella per far capire a tutti che l’aria è cambiata e che non sono ammesse distrazioni. E questo vale per per tutti, per i comuni mortali come per i leader di partito che non smettono di fare capricci. In puro stile democristiano ha “parlato a nuora affinché suocera intenda”.

I problemi per il Quirinale sono essenzialmente due: 1. la nuova avanzata dei contagi che rischia di mettere a repentaglio la ripresa del Paese (in ambienti del deep state già si comincia a parlare di possibili pesanti chiusure nei prossimi mesi) con il conseguente possibile rallentamento dell’approvazione dei piani utili all’acquisizione dei fondi europei (Pnrr) e la ripresa dei dissidi interni alla maggioranza di governo, fatti e situazioni già ampiamente stigmatizzati anche durante l'”epopea” del Conte.

2. Al Quirinale non vogliono assolutamente rivedere un film già visto perché stavolta le conseguenze potrebbero essere ben peggiori. Da qui la “stretta” sul Viminale; non per niente poco dopo venivano emanati dei provvedimenti ad hoc sulle manifestazioni di piazza dei no vax.

Ma con la sua uscita il capo dello Stato ha voluto anche dare una mano a Mario Draghi, mai in difficoltà come in queste ultime settimane. Un modo per ricordare a tutti che non è questo il momento di “disturbare il manovratore” dato che è impegnato in passaggi delicatissimi come quello dell’approvazione della legge di bilancio. Parole come pietre che, come spiegano da Palazzo Chigi, hanno visto il vivo apprezzamento dell’ex presidente BCE, mai come in questa fase bisognoso dell’aiuto del Quirinale.

Non per niente la manovra di bilancio è arrivata in Parlamento all’ultimo minuto: non si è trattato di un caso o del solito destino “cinico e baro” ma di una mossa studiata a tavolino dal governo per tentare di tamponare le ormai tante, troppe divaricazione tra partiti. Insomma, meno ci mettono bocca e meglio è.

Ti potrebbe interessare
Opinioni / Metamorfosi di atteggiamenti e posture politiche: la “nostra” destra non si smentisce mai
Opinioni / Come il “campo largo” ha strappato l’Umbria al centrodestra
Opinioni / L’alternativa all’oligarchia illiberale non è la paura ma la speranza
Ti potrebbe interessare
Opinioni / Metamorfosi di atteggiamenti e posture politiche: la “nostra” destra non si smentisce mai
Opinioni / Come il “campo largo” ha strappato l’Umbria al centrodestra
Opinioni / L’alternativa all’oligarchia illiberale non è la paura ma la speranza
Opinioni / Astensionismo record anche in Umbria ed Emilia-Romagna: così la democrazia diventa oligarchia
Esteri / Il trumpismo è un filo rosso che unisce “bifolchi” e miliardari
Esteri / Nemmeno a Trump conviene opporsi alla green economy
Opinioni / L'Europa ai tempi di Trump
Opinioni / Ma nella patria del bipartitismo non c’è spazio per i terzi incomodi (di S. Mentana)
Esteri / In Europa può rinascere dal basso un nuovo umanesimo contro la barbarie delle élites (di E. Basile)
Opinioni / Bruno Bottai: l'eloquenza del silenzio (di S. Gambino)