Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

Come il Covid ha cambiato in meglio i Ferragnez

Immagine di copertina

Tra i numerosi cambiamenti che il 2020 sta lasciando lungo la strada, c’è il non trascurabile effetto della pandemia sui Ferragnez e più precisamente sull’evoluzione della coppia che, a partire dalla famosa proposta di matrimonio non proprio intima fatta davanti a migliaia di persone, e arrivando fino ad oggi, ha saputo plasmarsi in una sorta di Sandra e Raimondo versione 2.0. Così, dacché ti provocavano prurito allergico, adesso ti suscitano una tale simpatia che ti stai antipatico da solo. La loro trasformazione in meglio è per alcuni versi naturale e per altri indecifrabile almeno quanto i bollettini medici di Zangrillo.

Sono un ricordo lontano i tempi degli scivoloni e degli autogol, equamente divisi in comunione di gaffe fra Chiara e Fedez. Visti dagli occhi di noialtri democraticamente livellati dal lockdown, appartengono davvero a una vita fa la ricchezza ostentata con incosciente spavalderia, gli eccessi, i viaggi mondani a Ibiza, il cibo sprecato e lanciato agli ospiti per giocarci a pallavolo alla festa a sorpresa per Fedez nel Carrefour di Milano City Life. Episodio che fece decidere il rapper di cancellarsi nientemeno che per una manciata di minuti da Instagram cominciando a provare il distanziamento non sociale ma social dai troppi commenti “benevoli” ricevuti.

Per non parlare poi dell’aereo messo a disposizione da Alitalia per gli invitati alle nozze in Sicilia o delle interminabili polemiche per la serie limitata di acqua Evian firmata dall’imprenditrice digitale e messa in vendita alla Rinascente a otto euro a bottiglia di mezzo litro, la quantità che di norma ai distributori automatici paghi non più di cinquanta centesimi. Scene ormai superate, un po’ come le Stories che durano 24 ore.

Oggi la svolta. La conversione alla nuova immagine che appare agli sguardi esterni come l’inizio di una nuova era, non dà l’idea di essere stata partorita da una ben studiata ed ennesima strategia di marketing, e qui sta il bello, anzi il buono. In un determinato momento del già stellare seguito dell’influencer-da-venti-milioni-di-follower-più-coniuge-artista-più-figlioletto-delizioso-più-bulldog-francese-di-nome-Matilda, è entrata nella quotidianità dei Ferragnez una forma di charity che parla di contenuti senza essere abbinata a contenitori di scarpe, borse e roba varia da promuovere.

Oddio: gli spot a questo o a quell’hotel di lusso ci sono sempre, ci mancherebbe. Ma provate a negare che Chiara Ferragni non vi tocca il cuore quando Fedez le fa un video in cui si commuove coi lacrimoni a guardare la centesima replica del Re leone insieme al suo Leone. Ora, a parte gli scherzi, l’inversione di rotta c’è stata, e coincide con il terribile periodo dell’emergenza Covid-19. La notizia è che i Ferragnez ne escono in maniera credibile e sincera.

Chiara è di Cremona, città duramente colpita dalla malattia, al punto che sono circolate voci sul fatto che un suo caro nei mesi scorsi si sia infettato e lei si sia sentita inevitabilmente chiamata in causa nel diffondere messaggi corretti sull’argomento. Hanno fatto storia nella storia delle influencer i suoi appelli alle colleghe Kendall Jenner (appartenente al mondo dei Kardashian con 124 milioni di follower), Hailey Bieber e Vanessa Hudgens, invitandole a non minimizzare il problema del contagio e ricordando loro, come a tutti, che bisogna tenere alta la guardia.

Del resto, già durante l’emergenza, lo scorso marzo, i Ferragnez avevano superato ogni record con la raccolta fondi per l’ospedale San Raffaele di Milano, raggiungendo quasi 4 milioni di euro in soli due giorni. Oltre l’umana immaginazione di Giuseppe Conte, insomma, con nel mezzo (era luglio) il discusso passaggio dell’angelica Chiara alla Galleria degli Uffizi da dove, in posa davanti alla Venere di Botticelli, ha dato l’ennesimo contributo alla ripartenza del Paese generando – così dicono – un’impennata di visitatori al celebre museo.

Colpo dopo colpo, a conclusione di un’estate in cui vip, influencer e tronisti di casa nostra sono stati esempi disastrosi, i Ferragnez si sono rivelati invece la risposta positiva, e non di certo al virus. Con le loro vacanze in famiglia, che fossero in Sardegna o in Puglia, da soli col piccolo Leone e i nonni in piscina, raramente in pubblico con estranei e sempre muniti di mascherina. Se Chiara dovesse tornare in cattedra ad Harvard, dovrà spiegarci come hanno fatto, lei e Fedez, a diventare un modello virtuoso – senza che ce ne accorgessimo – per i ragazzi, ma pure per Briatore.

Leggi anche: “Willy? Era solo un immigrato”: la frase dei parenti dei killer fa infuriare Chiara Ferragni

Ti potrebbe interessare
Opinioni / Metamorfosi di atteggiamenti e posture politiche: la “nostra” destra non si smentisce mai
Opinioni / Come il “campo largo” ha strappato l’Umbria al centrodestra
Opinioni / L’alternativa all’oligarchia illiberale non è la paura ma la speranza
Ti potrebbe interessare
Opinioni / Metamorfosi di atteggiamenti e posture politiche: la “nostra” destra non si smentisce mai
Opinioni / Come il “campo largo” ha strappato l’Umbria al centrodestra
Opinioni / L’alternativa all’oligarchia illiberale non è la paura ma la speranza
Opinioni / Astensionismo record anche in Umbria ed Emilia-Romagna: così la democrazia diventa oligarchia
Esteri / Il trumpismo è un filo rosso che unisce “bifolchi” e miliardari
Esteri / Nemmeno a Trump conviene opporsi alla green economy
Opinioni / L'Europa ai tempi di Trump
Opinioni / Ma nella patria del bipartitismo non c’è spazio per i terzi incomodi (di S. Mentana)
Esteri / In Europa può rinascere dal basso un nuovo umanesimo contro la barbarie delle élites (di E. Basile)
Opinioni / Bruno Bottai: l'eloquenza del silenzio (di S. Gambino)