Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

Scusaci, Rayem: a 3 anni un razzista ti ha preso a calci. L’Italia una volta non era così, ripuliremo questo schifo

Immagine di copertina

Per due giorni non ha preso sonno, Rayem. Continuava a piangere, non la smetteva più. Piangeva e chiedeva: “Perché? Cosa ho fatto di male, papà?”.

Quello che ha fatto di “male”, Rayem, figlio di genitori marocchini, è stato ciò che fa ogni bimbo di tre anni, di qualunque colore o nazionalità, ad ogni latitudine: avvicinarsi a un altro bambino come lui, a una neonata in culla, per curiosità, per giocare, per confrontarsi col mondo che lo circonda.

Quello che ho visto fare a mio figlio ogni singolo giorno da quando, un anno e mezzo fa, sono diventato padre. Solo che non siamo più in un Paese normale da tanto tempo. Siamo in Italia, dove accade che un omuncolo, un criminale (scusate, non riesco proprio a chiamarlo papà) per quel meraviglioso gesto di apertura ti prenda a calci. A calci, avete capito. A tre anni.

Ti faccia fare un salto di due metri, prima di accasciarti a terra. In pieno giorno, nella via centrale di Cosenza. I lividi e le contusioni passeranno, prima o poi. Ma le ferite psicologiche, quelle non basteranno anni per ricucirle.

Per un attimo ho provato a mettermi nei panni di Bouazza, il papà di Rayem. Come glielo fai a spiegare a un bambino di tre anni che non è stato preso a calci per il suo gesto ma per il colore della pelle che porta?

Come glielo racconti che nel 1995, quando Bouazza è arrivato qui, l’Italia era un luogo pieno di limiti e contraddizioni, ma non era un Paese razzista?

Eppure quando leggo la storia di questi due bambini, le vittime che vedo sono due: Rayem, certo. Ma forse prima ancora, quella neonata in culla che con questo razzismo, con questo vuoto culturale dovrà crescere, conviverci.

Se avessi qui davanti Rayem, lo stringerei forte per fargli sapere che quelli che hanno sbagliato siamo noi, noi adulti, incapaci di lasciargli in eredità una società appena decente da permettere a due bambini di potersi ancora guardare negli occhi, toccare e cercare senza avere paura.

Il suo diritto è quello di essere e comportarsi solo come un bambino. Il nostro dovere è ripulire tutto questo schifo, fosse anche l’ultima cosa che faremo.

Cosenza bambino immigrato preso a calci: cosa è successo
Cosenza bambino immigrato preso a calci: il racconto della mamma
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Cesara Buonamici denuncia per stalking il fratello Cesare: “Perseguitava lei e il marito”
Cronaca / Sciopero dei treni a novembre 2024: quando sarà il prossimo?
Cronaca / Napoli, bambino di 10 anni accoltella 13enne che rifiuta di consegnargli il pallone
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Cesara Buonamici denuncia per stalking il fratello Cesare: “Perseguitava lei e il marito”
Cronaca / Sciopero dei treni a novembre 2024: quando sarà il prossimo?
Cronaca / Napoli, bambino di 10 anni accoltella 13enne che rifiuta di consegnargli il pallone
Cronaca / Lecce, 26enne inala la "droga della risata" da un palloncino e muore
Cronaca / Il giallo del panino e il chirurgo bocciato al test di medicina: cosa sappiamo finora sulla morte di Margaret Spada
Cronaca / Chi era Amar Kudin, il poliziotto-rugbista di 32 anni morto nell’incidente fra due volanti a Roma
Cronaca / Roma, incidente fra due volanti: muore un poliziotto di 32 anni, feriti due colleghi e un fermato
Cronaca / Bari, tre ragazzi arrestati per l’omicidio di un clochard: “Usato come bersaglio per testare la pistola”
Cronaca / Torino, scontri con gli studenti: 15 poliziotti feriti. Meloni e Schlein condannano le violenze
Cronaca / All’aeroporto di Fiumicino una Newton Room permanente dedicata alla formazione nelle discipline scientifiche