Ma quale violazione? Lasciate passeggiare Salvini, anche durante la quarantena (di Luca Telese)
Si può amare o odiare Matteo Salvini, si possono apprezzare o meno le sue idee, perché l’uomo come si sa, ha carattere e posizioni di chiaramente divisive. Tutto si può fare, e dire, su di lui, ma non attaccarlo per una passeggiata. Salvini non ha violato nessuna legge, nessun decreto, e soprattutto, basta usare il buonsenso per capire che la sua passeggiata al supermercato non è un crimine contro l’umanità, ma uno sconfinamento in quella zona grigia di tolleranza che nei prossimi giorni sarà vitale per impedire che tutti gli italiani autoesclusi impazziscano.
Ovviamente lo stesso si potrebbe dire se la passeggiata l’avessero fatta Giuseppe Conte o il redivivo Nicola Zingaretti, che in queste ore lotta contro la malattia (auguri). Capisco invece che le foto dei paparazzi sono diventate una opportunità ghiotta: Salvini con la fidanzata e con la scorta, in una via del centro, ed ecco il cliché che scatta: il potente a spasso, incurante della salute pubblica. Cazzate.
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Il leader della Lega è un uomo come tutti, come noi che usiamo come scusa l’acquisto di un cartone di latte perché vogliamo annusare l’aria di un supermercato, come quelli che portano a spasso il cane anche se lui non vuole, come quelli che arrivano davanti al bar di tutti i giorni – purtroppo chiuso – e tornano indietro. Certo non mancano i motivi di riflessione, per la Lega, dopo questa crisi sanitaria: è come se tutti i partiti che sono stati abilissimi a surfare sulle paure indotte adesso si ritrovassero improvvisamente disarmati di fronte alla Grande Paura. Come se, a furia di presentarsi come la cura a dei virus dimenticati, adesso i partiti della paura fossero loro stessi obsoletizzati.
Nel tempo del Coronavirus, per dire, parlare della Poliomelite o dei barconi è ugualmente buffo o grottesco. Ma questo nulla c’entra con coloro che approfittano di una passeggiata per scatenare il loro rancore politico contro Salvini. Lasciatelo camminare con la sua Francesca, usate gli strumenti della civiltà, se volete andargli metaforicamente dietro fatelo. Ma restate ad un metro di distanza dalla cultura dell’odio e del rancore.
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