Il Coronavirus può fermare tutto, ma non gli incassi della Juve: nasce la partita “a porte semichiuse”
La partita Juventus–Milan di Coppa Italia si giocherà a porte aperte, ma solo per i piemontesi
Il Coronavirus può fermare tutto, ma non gli incassi della Juve: nasce la partita “a porte semichiuse”
Il coronavirus, se mai fosse stato necessario, ci spiega che in omaggio a George Orwell tutti i tifosi sono uguali, ma alcuni sono più uguali. Soprattutto alcuni incassi.
Così nell’almanacco delle follie virali – tenendo conto dei malumori della società bianconera, si arriva all’assurdo.
La Juve non poteva fare a meno della ghiotta quota dei biglietti di una partita di Coppa di cartello, ma la Lega non poteva smentire la linea delle “porte chiuse” tenuta sul campionato con pugni di ferro. Così ecco il geniale parto, l’ingresso selettivo.
I tifosi del Milan vengono derubricati al ruolo ingrato di Lombardi contagiosi. Quelli bianconeri elevati al ruolo nobile di spettatori batteriologicamente sicuri. Nasce una grande innovazione, e la vedremo inverarsi mercoledì 4 marzo: la partita a porte “semi-chiuse”.
Una sola considerazione: siamo la Repubblica delle banane.