Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:03
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

“Il fallimento della politica sanitaria lombarda. Vi racconto cosa è successo quel 23 febbraio ad Alzano”: lettera di un operatore sanitario di una struttura Covid a Bergamo

Immagine di copertina
Medici in trincea Credits: Ansa

“Chi scrive vive e lavora a Bergamo in una struttura Covid-19”. Questa è la lettera inviata a TPI da B.T., operatore tecnico dell’area Covid a Bergamo.

“Era il 23 Febbraio quando vengo a conoscenza dell’avvenuta chiusura del PS di Alzano Lombardo per il riscontro di 2 casi di positività al virus. Una paziente di mia moglie aveva transitato per quel PS il giorno precedente e temendo un contagio contatta l ‘Ospedale ricevendo comunicazione dell’avvenuta riapertura del presidio di pronto soccorso d’ autorità da parte dell ATS Bergamo EST. Come riporta la stampa nessuna sanificazione e nessuna separazione dei percorsi. Codogno il giorno 21 aveva diagnosticato il primo paziente italiano positivo, e il SINDACO dispone “per il pomeriggio di oggi e per la giornata di domani la chiusura delle scuole e, “almeno fino a domenica”, di tutti “gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, di pubblico intrattenimento ed i luoghi di ritrovo ed assembramento del pubblico. Alzano nulla. Nessun tampone nell’ospedale, nessun tracciamento di parenti e pazienti. Nessun tampone ai ricoverati. La grave mancanza messa in atto da chi ha il gravoso compito di TUTELARE la Salute Pubblica fallisce in maniera, a mio parere, decisiva nel contrastare la diffusione del virus.

Quello che ne consegue è la naturale evoluzione di quella scelta. Il numero dei malati che aumenta fino a diventare ingestibile. I numeri dei decessi diventa talmente imbarazzante che nemmeno tutti vengono accreditati al Covid 19. Le strutture territoriali diventano impossibilitate a trattare la cremazione di simili volumi e sono costretti ad intervenire i mezzi militari per esportare le salme fuori Regione. Lo sforzo sanitario messo in campo è stato estremo e improvvisamente diventiamo tutti Eroi in trincea a combattere un nemico invisibile e sconosciuto, quando, forse il nostro vero nemico siede sulle poltrone che governano questa crisi. Ci chiediamo chi ha avvallato l’iniziale silenzio? Quali interessi sono stati tutelati? Queste domande iniziano a trovare risposte grazie al Vostro impegno nella ricostruzione dei fatti”.

L’inchiesta di TPI sulla mancata chiusura della Val Seriana per punti:

TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SUL CORONAVIRUS IN ITALIA E NEL MONDO
Ti potrebbe interessare
Opinioni / La nuova Internazionale della Destra (di Giulio Gambino)
Opinioni / Il martirio di Gaza tra allarme genocidio e pulizia etnica (di F. Bascone)
Opinioni / Come ti smonto le 5 obiezioni allo Ius Scholae (di S. Arduini)
Ti potrebbe interessare
Opinioni / La nuova Internazionale della Destra (di Giulio Gambino)
Opinioni / Il martirio di Gaza tra allarme genocidio e pulizia etnica (di F. Bascone)
Opinioni / Come ti smonto le 5 obiezioni allo Ius Scholae (di S. Arduini)
Opinioni / Il paradosso di X e perché i social non sono interscambiabili (di S. Mentana)
Opinioni / Perché il nucleare è necessario (di Stefano Monti)
Opinioni / Ma il futuro è solo delle rinnovabili (di Gianni Silvestrini)
Opinioni / Le sfide del nuovo nucleare (di Giulio Gambino)
Opinioni / È ora di combattere contro i nazionalismi che mettono in pericolo l’Europa (di N. Zingaretti)
Opinioni / La grande sfida di Trump all’Unione europea (di Ignazio Marino)
Opinioni / “L’astensionismo aiuta il potere ma noi, oggi, non abbiamo alternativa”: lettera a TPI