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Invece di attaccare me, Gallera rifletta su come ricostruire la Sanità lombarda (di P. Majorino)

Immagine di copertina
Piazza San Gioachimo durante l'emergenza Coronavirus a Milano, 21 maggio 2020.ANSA/Mourad Balti Touati

Pierfrancesco Majorino risponde a Giulio Gallera, che l'ha attaccato per aver divulgato il video in cui l'assessore lombardo fa una gaffe sull'indice di trasmissibilità del Covid-19

Invece di attaccare me, Gallera rifletta su come ricostruire la Sanità lombarda (di P. Majorino)

Credo che Giulio Gallera (persona con cui ho sempre mantenuto un rapporto molto civile e che continuo a ritenere uno degli esponenti della destra lombarda più seri) sia in grande difficoltà. È la palese dimostrazione di una classe dirigente andata in tilt. Intendiamoci: l’emergenza sanitaria è esplosa in Lombardia innanzitutto per le dinamiche sociali ed economiche che contraddistinguono le zone più produttive del Paese, e chiunque fosse stato lì, al “loro” posto, avrebbe dovuto fare i conti con problemi enormi e con “numeri” certamente drammatici, tuttavia vi sono stati errori e omissioni.

Delibere sconcertanti (quella sulle RSA è la più nota) e passi falsi palesi (come su test e tamponi). Ma, soprattutto, è andato in crisi un sistema che negli anni ha registrato il sostegno ad esperienze sanitarie straordinarie (da un lato) e che ha, dall’altro, visto crescere il “fallimento della dimensione della medicina territoriale” (per dirla con Massimo Galli) . Oggi ci rendiamo conto che quel che affermavamo, ignorati e probabilmente troppo timidi, anni fa, e cioè che si dovesse puntare molto di più sui poliambulatori di quartiere, sulle case mediche, sui medici di medicina generale, sull’assistenza domiciliare, fosse giusto. E dunque non credo che si possa mettere all’indice solo la conduzione della politica sanitaria di questi mesi.

La riflessione da fare è come ricostruire quel che si è impoverito in tutti questi anni. In questo quadro servirebbero, innanzitutto dall’assessore alla Sanità, più tranquillità e ponderazione. Specie quando si è così tanto visibili da attirare l’attenzione quotidianamente. L’ultima gaffe di Gallera è secondo me giustificabile in ragione della grande stanchezza accumulata. Molti sostengono che egli così metta in pericolo la salute dei cittadini. Sinceramente non lo credo. Certamente gli gioverebbe, però, un po’ di riposo. E gioverebbe alle terre lombarde una gestione di questa fase totalmente differente. Più umile, più concretamente legata alle necessità presentate dai sindaci, più vicina al grido di dolore di medici, infermieri, operatori. Quindi, caro Gallera, invece di prendertela con me perché divulgo i tuoi (!) video mettiti pacatamente a ragionare di questo ventennio. Perché tanti dei pasticci di questi mesi trovano lì radici che avete pervicacemente ignorato.

Leggi anche: 1. Per contagiare lo pseudo-assessore Gallera servono due infetti. Per salvare la Lombardia bastano due dimissioni (di G. Gambino) 2. L’attacco di Gallera agli “pseudogiornalisti” non riguarda solo TPI, ma tutti noi cittadini (di L. Tosa)

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