Zingaretti: “La sfida è tra noi e Salvini. I Cinque Stelle? Dipende da loro”
Il nuovo segretario del PD in un'intervista a La Stampa: "Per vincere dobbiamo sradicare la paura"
ZINGARETTI SALVINI M5S – “L’eterogeneo elettorato M5S è in scomposizione, perché vede che il Movimento per cui ha votato non sta realizzando quasi nulla della rivoluzione promessa. La partita si è riaperta. Vedo un bipolarismo tra noi e Salvini, ma al Pd serve un nuovo radicamento sociale”.
A dirlo, in un’intervista a La Stampa, è il nuovo segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti.
Nel colloquio col quotidiano torinese, Zingaretti ha parlato del posizionamento del suo PD e, tra le altre cose, ha affrontato la spinosa questione del rapporto con il Movimento Cinque Stelle, al quale secondo molti il presidente del Lazio sarebbe politicamente e culturalmente affine.
I grillini “per ora si ritengono vittime di Salvini, ma in realtà ne sono complici: gli permettono di realizzare il suo disegno, anche se distrugge la loro identità. Il perché è inspiegabile”.
Sul possibili intese future con i pentastellati, Zingaretti precisa: “Le alchimie e gli accordicchi non portano da nessuna parte. La parola chiave è rigenerazione, una parola che impone un rapporto diverso con il Paese”.
La strategia per vincere, secondo il segretario, è “sradicare la paura”, specie sul tema dei migranti. Lo si fa “spiegando che se si ritorna all’oppressione sul più debole, non c’è limite. Oggi tocca a un immigrato, domani a chi prega rivolto a La Mecca, a chi vuole girare di notte con la kippah in testa, a due ragazzi che si baciano alla fermata del bus. E poi?”.
Sull’autonomia differenziata delle regioni, da governatore del Lazio, Zingaretti dichiara:”Il Pd presenterà una sua proposta. Sì all’autonomia per migliorare il sistema sul piano amministrativo, assolutamente no a quella leghista”.
Il segretario spera di convincere Bonino, Pizzarotti e i Verdi a presentarsi col PD alle elezioni europee: “Nei prossimi giorni li incontrerò. L’intuizione unitaria di Calenda non va fatta cadere”.
Sul reddito di cittadinanza e sulla proposta lanciata da Di Maio (“Votiamolo insieme”), Zingaretti precisa: “Le furbizie dialettiche dovrebbero essere vietate su temi così delicati per la vita delle persone. Vediamo le proposte nel merito, sulla lotta alle diseguaglianze e alla povertà sono d’accordo”.
Zingaretti rivendica il diritto di essere un personaggio riservato e poco social: “Difendo con le unghie la bellezza di fare la spesa al supermercato, di pranzare con la mia famiglia sulla spiaggia di Maccarese anche se ci sono quindici paparazzi intorno. Essere una persona normale non è una cosa negativa. Se sali sul dirigibile, non sei utile a chi è rimasto sotto”.
Una battuta anche sul fratello Luca. Alla domanda dei giornalisti (“Fino a ieri lei era il fratello del commissario Montalbano. Da oggi Montalbano è il fratello del leader del Pd?”), il governatore del Lazio risponde così: “Non scherziamo. Lui fa 12 milioni di telespettatori! Ne riparliamo quando il Pd prenderà 12 milioni di voti”.
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