Pensioni e reddito di cittadinanza, la Camera vota la fiducia al “decretone”
Il governo incassa la fiducia posta sul decretone. I voti a favore sono 323, i voti contrari 247, 4 gli astenuti.
Ora l’Aula di Montecitorio passa all’esame degli ordini del giorno, mentre il voto finale sul provvedimento che contiene le misure sul reddito di cittadinanza e quota 100 si svolgerà domani. Una volta licenziato dalla Camera, il decretone dovrà tornare al Senato.
Dopo l’esito del voto di fiducia, i lavori riprenderanno giovedì 21 marzo alle 9.30 con l’esame degli ordini del giorno e il voto finale. In seguito il testo passa all’esame del Senato per essere approvato entro il 29 marzo.
Il decretone racchiude le misure più importanti promosse da Lega e 5 Stelle: pensioni e reddito di cittadinanza.
Il testo è stato modificato nel suo esame in in commissione Affari sociali e Lavori e presenta importanti novità rispetto alla versione iniziale.
Tra i punti modificati vi sono il riscatto agevolato della laurea, il sostegno extra per il reddito di cittadinanza per le famiglie con membri disabili, l’assunzione di 3mila navigator a partire dal 2020.
Nel testo all’esame della Camera anche la norma nota come “anti clan-Spada”, sulla base della quale il reddito di cittadinanza viene sospeso per coloro che sono gli arresti domiciliari o condannati con sentenza definitiva per reati di tipo mafioso o terroristico.
La norma è stata inserita dopo le numerosi voci di protesta sollevate dalla notizia che alcuni esponenti del clan Spada di Ostia avevano fatto richiesta per il sussidio in un Caf.
Qui invece tutte le novità sul reddito di cittadinanza e sulla riforma delle pensioni Quota 100.