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Home » News

I sikh che fanno il parmigiano italiano

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Nel comune di Pessina Cremonese, il 16% della popolazione è costituito da immigrati. La comunità indiana è la più numerosa

Onkar Singh si sveglia ogni giorno poco dopo la mezzanotte per mungere le mucche a Pessina Cremonese, in provincia di Cremona.

Come lui, molti altri immigrati sikh lavorano nelle stalle del piccolo comune del nord Italia, celebre per la produzione di Grana Padano e Parmigiano Reggiano.

Il documentario Sikh Formaggio racconta le loro storie e il modo in cui la comunità indiana ha evitato il collasso dell’industria casearia, dopo che gli italiani hanno deciso di abbandonare questo tipo di impiego in cerca di lavori più qualificati.

“I giovani non volevano più andare a lavorare nelle stalle”, racconta l’ex sindaco di Pessina Cremonese Dalido Malaggi. “Era un lavoro tradizionale delle nostre zone, ma venendo a mancare la manodopera, queste persone hanno salvato l’economia del settore”.

Circa 16mila immigrati lavorano nel settore agricolo in tutta Italia, la maggior parte dei quali nelle regioni settentrionali. Nel comune di Pessina Cremonese, la comunità indiana è la più numerosa.

Il 16 per cento della popolazione è costituito da immigrati arrivati in Italia negli anni Novanta con la speranza di trovare un’occupazione nel settore dell’allevamento (continua sotto dopo il video).

La maggior parte delle persone proveniente dalla regione del Punjab si è facilmente inserita in questo settore, dal momento che nel proprio Paese di origine svolgeva lo stesso tipo di attività.

“È un lavoro molto faticoso”, racconta Onkar Singh. “Ma gli imprenditori italiani riconoscono che non ci sono molti italiani che vogliono lavorare in questo settore”.

La giornata lavorativa inizia a notte fonda con il raduno delle mucche e la preparazione per la mungitura, che termina alle 5.30 del mattino. Dopodiché ci sono la raccolta del latte e il trasporto verso gli stabilimenti di produzione di Grana Padano e Parmigiano.

Secondo i produttori caseari della zona, la manodopera indiana è molto affidabile e la comunità è ben integrata nel tessuto cittadino. Nel grande tempio sikh a Pessina Cremonese, gli indiani si riuniscono per pregare e per tramandare le proprie tradizioni.

Il timore degli imprenditori italiani e dei padri sikh è che possa verificarsi una nuova carenza di manodopera in futuro. I sikh di seconda generazione potrebbero anche loro voler ambire ad altre professioni.

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