Dopo la testata di Roberto Spada il giornalista Piervincenzi vittima di una nuova aggressione a Pescara
Il reporter e la troupe di Rai2 erano nel complesso di case Ater per un'inchiesta sui clan della periferia della città di Pescara
Il 13 febbraio 2019 il giornalista Davide Piervincenzi e la troupe del programma d’inchiesta di Rai2 “Popolo sovrano” sono stati aggrediti a Pescara da alcuni residenti del quartiere Rancitelli.
Con Piervincenzi c’erano anche il filmaker Sirio Timossi e il redattore David Chierchini.
I tre hanno raccontato di essere stati aggrediti mentre si trovavano nel quartiere popolare di Pescara per un’inchiesta sui clan della periferia della città abruzzese. I reporter erano nel complesso di case Ater, noto come una delle più importanti piazze di spaccio di Pescara e della regione.
In quel momento i tre sono stati avvicinati da alcuni residenti del quartiere, minacciati e aggrediti, come si evince anche dal video pubblicato dalla Rai e filmato dalla troupe.
Il primo ad avvicinarsi a Piervincenzi è stato un ragazzo che ha intimato al giornalista di andare via dal quartiere per poi colpirlo con uno schiaffo. “Qua non siete a casa vostra , dovete andarvene via”.
Il primo giovane è stato poi raggiunto anche da altri ragazzi, questa volta con il volto coperto, che hanno continuato ad aggredire il reporter Rai, minacciando anche di rubare la telecamera alla troupe.
I tre giornalisti si sono allontanati, ma il gruppo di residenti li ha seguiti e ha continuato ad aggredirli. “A Pescara, a ‘Ferro di Cavallo’ non si può entrare e di certo non si possono fare domande”, è il messaggio finale di Piervincenzi.
Subito dopo la diffusione del video il premier Conte ha espresso la sua solidarietà a Piervincenzi e alla troupe Rai: “Questo governo non tollera zone di illegalità. Nessuno può sentirsi al di sopra della legge”.
L’aggressione a Ostia – Non è la prima volta che Piervincenzi viene aggredito mentre svolge il suo lavoro. Nel 2017 il reporter si trovava ad Ostia per l’endorsement che la famiglia Spada aveva fatto al candidato di CasaPound, Luca Marsella, in occasione delle elezioni nel X municipio di Roma.
In quell’occasione il giornalista aveva riportato una frattura al setto nasale ed era stato inseguito insieme al cameraman Edoardo Anselmi con un manganello da Roberto Spada.
L’episodio aveva scatenato diverse polemiche e puntato i riflettori sul degrado della città di Ostia.