Venezuela: Conte vuole allinearsi all’Ue, ma i 5 Stelle si oppongono
Pesano le divisioni tra Lega e Movimento 5 Stelle in politica internazionale
Mentre i primi paesi europei hanno iniziato a prendere posizione a favore di Juan Guaidò [qui il profilo] e contro il presidente Maduro, il governo italiano continua a non prendere una posizione decisa a causa dei dissidi interni.
Mentre la Lega, nella figura del ministro dell’Interno Salvini e del sottosegretario agli Esteri Picchi, chiede che l’Italia si schieri contro il capo di Stato venezuelano accusato di essere un dittatore, i 5 Stelle proseguono sulla linea filo-Maduro. Anche se con toni meno espliciti.
La divisione tra gli alleati di governo, come rivela Repubblica, ha messo in difficoltà il premier Conte e il ministro degli Esteri Moavero Milanesi. Entrambi infatti vorrebbero prendere posizione contro Maduro, seguendo l’esempio di Germania, Francia, Spagna e Unione europea.
I tre paesi hanno lanciato un ultimatum al capo di Stato venezuelano: “elezioni entro otto giorni o riconosciamo Guaidò come presidente” (qui tutti gli aggiornamenti).
Le divisioni tra Lega e M5S –Alessandro Di Battista ha preso posizione in favore della sovranità popolare e contro il leader dell’opposizione, affermando che il Venezuela rischia di diventare come la Libia, dove dopo 8 anni regna ancora il caos.
Stesso invito a rispettare il principio di non ingerenza è il sottosegretario agli Esteri in quota 5 Stelle: “Qualsiasi cambiamento deve avvenire in un contesto politico, democratico e non violento”.
Diverso invece il parere di Salvini, che torna all’attacco sui social: “Francia e Germania hanno fatto bene a imporre un ultimatum a Maduro, che sta piegando con la violenza e con la fame un popolo e lo dico perché ci sono anche tanti italiani in Venezuela che stanno soffrendo”.
“Spero che anche il governo italiano abbandoni ogni prudenza e sostenga il popolo venezuelano e il suo diritto a libere elezioni e alla democrazia”.