Vaccini, ministro Grillo: “Non puoi illudere la gente che non morirà nessuno, bisogna essere realisti”
Il ministro ha parlato anche delle autocertificazioni: "Per impedire ai genitori no vax di falsificarle bisogna applicare la legge"
Il ministro della Salute Giulia Grillo ha rilasciato al Corriere della Sera un’intervista sul tema vaccini.
In questi giorni stanno infuriando le polemiche per la scelta del governo di rinviare di un anno l’obbligo delle vaccinazioni per i bambini iscritti a nidi e materne, inserito nella legge Lorenzin.
Il passaggio forse più controverso dell’intervista riguarda una domanda rivolta dal giornalista del Corriere sulle possibili morti causate dalla presenza di bambini non vaccinati.
Il giornalista ha riportato al ministro una dichiarazione del virologo Roberto Burioni, da sempre in prima linea nella battaglia per il riconoscimento dell’importanza dei vaccini e oggetto di attacchi di ogni genere da parte dei no-vax negli ultimi giorni.
“Al primo morto di morbillo lei verrà sbranata”, aveva detto Burioni riferendosi a Grillo e al provvedimento del governo.
La risposta del ministro è stata quantomeno particolare: “Io sono vicina a Burioni per l’aggressione subita. Non è degno augurare a un medico che la pensa diversamente di affogare, come non esiste prendersela con Bebe Vio che spero di incontrare a breve. Ma è anche una spiacevole strumentalizzazione sentirsi dire da un accademico che ‘verrò sbranata al primo morto’. Non puoi illudere la gente che non morirà nessuno. Dobbiamo essere realisti”.
Grillo ha quindi evidenziato quella che, a suo parere, è una sostanziale inevitabilità delle morti causate dal morbillo, con o senza vaccini.
Il colloquio ha toccato anche il tema delle autocertificazioni: “Per impedire ai genitori no vax di falsificare le autocertificazioni bisogna applicare la legge. La circolare a firma congiunta del ministero della Salute e del Miur del 5 luglio era e resta un procedimento di semplificazione amministrativa. Chi viola il rapporto di fiducia, viola la legge e come tale va perseguito. Inoltre il mio collega dell’Istruzione e io chiederemo alle Regioni di aumentare i controlli”.
Spazio anche per alcune riflessioni di natura più generale sul provvedimento del governo e sullo spirito che anima l’esecutivo in tema di vaccinazioni: “I bimbi non vaccinati tra i 6 e i 16 anni entravano a scuola anche a legge Lorenzin invariata. L’obbligo rimane per tutti e 10 i vaccini individuati dalla norma. Cambia la sanzione per materne e asili nido perché riteniamo che la coercizione non possa essere l’unico strumento a disposizione di uno Stato per raggiungere le ultime sacche di contrari”.