Un uomo armato di bastone semina il panico in un paese del Casertano | VIDEO
Un migrante senegalese di 30 anni ha dato in escandescenza e, con un bastone in mano, ha minacciato i passanti. È successo il 22 marzo 2019 a San Cipriano d’Aversa, comune in provincia di Caserta.
L’uomo si aggirava nel centro del paese con il bastone seminando il panico tra i passanti e gli automobilisti. Attorno alle 10.40 del mattino, al centralino della polizia di Casapesenna sono arrivate le prime segnalazioni da parte di cittadini spaventati, che denunciavano la presenza di un migrante armato di un grosso bastone.
Non è chiaro il motivo che abbia portato l’uomo a dare in escandescenza. Nel video si vede il trentenne inveire contro qualcuno di preciso, nomina qualcuno con cui lavora e poi indica qualcuno in strada, insultandolo: “Pezzo di merda, puttana”, ripete, anche se non è chiaro a chi si rivolga.
Subito sul posto è arrivata una volante che, con il supporto di una gazzella dei carabinieri giunta in corso Umberto I, ha tentato di calmare l’uomo. Non riuscendo nell’intento, gli agenti hanno fatto ricorso alla forza, immobilizzando l’uomo e sottraendogli il bastone. Il trentenne è stato poi condotto in caserma per procedere all’identificazione.
Diversi i giornali e nazionali (tra cui Il Giornale e Il Secolo d’Italia) affermano che il senegalese avrebbe minacciato di morte gli italiani: “In un video pubblicato da La Rampa, si sente chiaramente l’immigrato insultare l’Italia: ‘Vaffanculo – dice – pezzi di m… Paese di m…’. Secondo La Rampa, poi avrebbe anche urlato: ‘Italiani di m…, fate schifo, vi ammazzo'”. In realtà le parole del migrante sono piuttosto confuse. Si distinguono alcune parolacce ma mai la parola “italiani”.
Secondo quanto riportato dai media locali, la rabbia del migrante non si è placata nemmeno all’interno dei locali del commissariato, dove l’uomo ha continuato a dare in escandescenza. L’uomo, alla fine, è stato tratto in arresto con l’accusa di danneggiamento aggravato e di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Dopo l’identificazione si è scoperto che il trentenne risultava già noto alle forze dell’ordine per reati di droga e violenza nei confronti di rappresentanti delle forze dell’ordine.