Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:14
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Ecco perché le università dovrebbero vietare le slide

Immagine di copertina

Siete stufi delle solite presentazioni PowerPoint? Avete proprio ragione. Cinque motivi mostrano perché sono dannose per l'apprendimento

Se da studenti avete messo in dubbio l’utilità dei PowerPoint, ora anche i professori hanno evidenziato che le lezioni basate su presentazioni PowerPoint sono noiose e non agevolano gli alunni nell’apprendimento.

— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come.

L’esperto di statistica americano Edward Tufte dice che PowerPoint “è il male”, degrada la qualità e credibilità della comunicazione.

Ma quali sono le ragioni principali per le quali lo strumento PowerPoint dovrebbe essere evitato?

Le slide sono troppo rigide

Una lezione svolta sulla base di un PowerPoint non permette agli alunni di uscire dallo schema ideato dal professore e quindi di vedere punti di vista diversi da quelli forniti dai bullet point, i classici elenchi puntati, sullo schermo.

Questo tipo di impostazione di lezione non dà possibilità d’improvvisazione e di deviazione. Gli interventi degli studenti non sono più importanti momenti del processo di apprendimento, piuttosto una digressione da evitare.

Le slide sono dispersive

In un contesto lavorativo, ogni slide contiene in media quaranta parole che richiedono otto secondi di lettura. Poche informazioni per schermata implicano molte slide. Gli spettatori spesso si perdono nell’inesorabile sequenzialità della presentazione.

Inoltre, quando le nozioni sono date in successione l’una con l’altra, si perde il contesto generale e le connessioni tra i vari concetti non vengono colte.

Le slide sono nemiche del pensiero critico

Innanzitutto, le slide scoraggiano il pensiero critico. L’oratore presenta tematiche complesse usando slogan e figure astratte. Il risultato è una semplificazione dannosa perché non stimola gli studenti a esplorare il concetto a fondo, ampliando la loro conoscenza con ulteriori fonti, e crea un’illusione di chiarezza e comprensione.

Le slide sono limitate

In aggiunta, secondo le valutazioni fornite dagli studenti ai professori, quando le lezioni sono basate sulle slide, gli studenti associano il corso di studi alle diapositive stesse. Questo significa che se la presentazione PowerPoint non è precisa e puntuale, il professore riceve critiche per non aver fornito materiali didattici sufficienti.

Le slide rendono pigri gli studenti

Questi punti testimoniano un concetto chiave: i PowerPoint rendono gli studenti pigri e restii a fare sforzi in più. Ma se sono così dannosi, perché rimangono una delle risorse più usate nell’insegnamento?

Le università tendono a misurare il livello di soddisfazione degli studenti e non il livello di apprendimento. E agli universitari, tutto sommato, piace usare PowerPoint. Lo vedono come un riassunto pronto, che li esonera dalla lettura di libri di testo. 

Considerando primario questo criterio, gli studenti continueranno ad avere aspettative sempre minori, cercheranno di fare sempre meno fatica e questo peggiorerà notevolmente la qualità e quantità dell’apprendimento.

— Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata.**

Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI