“Ufo e caccia militari si inseguono tra i monti del Piemonte”, ma forse era solo un drone
Diversi testimoni hanno raccontato la scena. Un cittadino ha anche presentato denuncia
Si segnala intorno alle 23 un “oggetto volante non identificato emanante forte bagliore che, dopo aver sorvolato il centro abitato di Corio, si allontanava repentinamente alla vista di due aerei verosimilmente militari”. Questa la descrizione fatta ai carabinieri da diversi cittadini di quanto avvenuto mercoledì (6 giugno) sera nel cieli piemontesi.
Cosa c’è di vero? Impossibile dire ora se si trattasse di un ipotetico ufo o meno. Molte più conferme invece per quanto riguarda la presenza nei cieli torinesi dei due caccia militari.
Sono state tantissime infatti le testimonianze raccolte nelle valli di Lanzo: persone che hanno raccontato di aver sentito il fragore dei motori e visto anche il colore rosso dei reattori che spiccava nel buio della notte, mentre un cittadino di San Francesco al Campo ipotizza che i due aerei siano partiti da Caselle, avendo sentito il rumore dei motori a un’ora anomala.
Per fare chiarezza sul mistero, la deputata del Partito Democratico Francesca Bonomo e il senatore, sempre Pd, Mauro Marino hanno annunciato un’interrogazione parlamentare.
“Quel che è accaduto ha creato molto allarme tra la popolazione soprattutto perché nessuno è riuscito a dare risposte. Se c’è stata un’esercitazione militare doveva essere segnalata”, ha detto Francesca Bonomo.
Secondo alcune ricostruzioni, a far scattare l’allarme e quindi il decollo immediato dei due caccia militari sarebbe stato un drone fuori controllo in costruzione nell’industria aerospaziale torinese Alenia.
I due aerei militari invece potrebbero far parte del cinquantunesimo stormo di Istrana, in Veneto, lo stesso che in primavera aveva spaventato la Valle d’Aosta con un bang sonoro.
Intanto un cittadino ha sporto denuncia e i carabinieri invieranno tutto alla procura di Ivrea, che potrebbe aprire un’inchiesta.