Un 30enne ha tappezzato la metro di Roma di volantini per ritrovare una ragazza incrociata per caso
Senza usare i social, Alessio vuole ritrovare la ragazza che martedì 16 maggio ha incontrato in metro a Roma. Per farlo, ha attaccato un volantino con un appello
L’impatto che i social network hanno avuto sulla nostra vita negli ultimi anni ha rivoluzionato il modo in cui ci approcciamo alle relazioni personali.
Si tratta di un modo nuovo di comunicare, che ha saputo modificare il precedente e introdurre nuove modalità di scambio e nuove possibilità di tenersi in contatto nonostante la distanza geografica e il poco tempo a disposizione. Al tempo stesso questi strumenti rischiano di ridurre la nostra capacità di relazionarci in modo ottimale con gli altri nella vita reale, come alcuni studi hanno evidenziato.
Sarà forse proprio per questo che storie come quella di Alessio risultano sempre più rare e fanno notizia.
Martedì 16 maggio Alessio, trentenne lavoratore di Roma, è salito sulla metro B alla fermata di Basilica San Paolo diretto a Termini. Lì, in quel vagone della metro, ha incrociato lo sguardo di una ragazza per la quale ha provato quello che lui stesso ha definito “un vero colpo di fulmine”.
Entrambi i ragazzi sono poi scesi a Termini dopo aver trascorso il tragitto in un gioco silenzioso di sguardi. Nessuno dei due ha parlato con l’altro e le loro strade si sono separate.
Alessio, però, ha continuato a pensare a quella ragazza e ha deciso di ritrovarla. Per farlo, non si è affidato ai social network o a internet, come la maggior parte di noi avrebbe fatto, ma ha tappezzato le metro di Roma con un volantino contenente un messaggio e un indirizzo email al quale scrivere.
“Prima di scendere a Termini mi hai rivolto un ultimo, infinitamente profondo e meraviglioso sguardo: purtroppo non sono riuscito a fermarti, ma da quel momento non faccio che pensare a te”, scrive Alessio nel biglietto.
Nell’epoca dell’irreale e immateriale, questo romantico tentativo di corteggiamento vecchio stile risulta alquanto originale e curioso.