Tremila migranti sono morti nel Mediterraneo dall’inizio del 2016
La media è di venti persone al giorno: il macabro rapporto dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni
Circa tremila migranti e rifugiati sono morti nei primi sei mesi del 2016 nel Mediterraneo e quasi 250mila hanno tentato di raggiungere l’Europa. I dati sono stati diffusi venerdì 22 luglio dall’Organizzazione internazionale per le Migrazioni, secondo cui si tratta della cifra più elevata mai raggiunta in un così breve lasso di tempo.
“É il terzo anno consecutivo in cui i decessi superano le tremila unità, e questo è estremamente allarmante”, ha spiegato il portavoce dell’IOM Joel Millman. Da marzo a giugno sono morti venti migranti ogni giorno.
Il 90 per cento circa delle morti accertate sono avvenute nel tratto del Mediterraneo tra Libia e Italia, e in quasi tutti i casi le vittime provenivano dall’Africa subsahariana.
L’ultimo sbarco di 842 migranti è avvenuto giovedì 21 luglio. “Tra loro c’era un cadavere. Sabato 23 luglio arriverà un’altra nave in Calabria, con altri 18 cadaveri a bordo, ma ancora non sappiamo cosa sia successo o come abbiano perso la vita”, ha dichiarato il portavoce di IOM Italia, Flavio Di Giacomo.
Circa 4,200 migranti sono stati salvati nel canale di Sicilia tra martedì e mercoledì. Secondo i dati ufficiali del ministero dell’Interno, da gennaio a luglio sono sbarcati sulle coste italiane 93.540 migranti, un numero uguale al totale degli arrivi nel 2015.