Stipati, feriti e costretti a sdraiarsi sulle proprie feci: le immagini del trasporto illegale di agnelli dall’Est Europa in Italia
Un nuovo video mostra le reali condizioni di viaggio degli agnelli importati per le festività natalizie da Romania e Ungheria
Il trasporto illegale di agnelli in Italia è realtà. Soprattutto quando l’Italia arriva ad importare migliaia di agnelli nelle settimane a ridosso del Natale.
A mostrare ciò che accade durante il trasporto di agnelli provenienti dalla Romania e dall’Ungheria, destinati al mercato italiano, sono alcune foto e video rilasciate da Animal Equality, Animal Welfare Foundation – organizzazione svizzero-tedesca per la protezione degli animali da reddito e di strada – ed ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali).
In questi giorni, gli investigatori di AWF e le Guardie Zoofile di Enpa del Nucleo di Vicenza, in collaborazione con le autorità italiane, hanno fermato cinque camion, sanzionando con pene fino a 20mila euro i trasportatori a causa delle gravi violazioni riscontrate nei confronti degli animali.
Tra le violazioni documentate ci sono: sovraffollamento, con animali stipati e schiacciati contro il soffitto, senza alcuna possibilità di riposare o sdraiarsi; agnelli feriti, esanimi, svenuti e tremanti; animali di età differenti ammassati tutti insieme, senza alcuna considerazione delle esigenze e dei bisogni fisiologici che variano notevolmente in base alla fase di sviluppo degli animali, in particolare per gli agnelli ancora non svezzati; animali che non sono mai stati soccorsi o controllati durante l’intero tragitto; lettiera non a norma, sporca e non idonea ad assorbire le deiezioni degli animali, costretti a sdraiarsi in mezzo alle proprie feci, al freddo e senza possibilità di riparo; viaggi lunghissimi, non a norma rispetto alle esigenze degli agnelli ancora così giovani, che soffrono notevolmente queste condizioni e che, a causa dei camion non a norma, non possono abbeverarsi come invece previsto dai regolamenti europei.
“La situazione di grande sofferenza documentata da Animal Welfare Foundation e dalle nostre Guardie Zoofile di Vicenza non è purtroppo un fatto occasionale e, tra l’altro, non riguarda soltanto gli agnelli. Molti dei quali, lo ricordo, non arriveranno mai a destinazione perché muoiono durante il viaggio”, spiega la presidente nazionale di Enpa Carla Rocchi.
“Se vogliamo veramente mettere fine a tutto questo – prosegue Rocchi – è necessario non soltanto garantire il rispetto delle normative sul trasporto, normative che peraltro andrebbero rese ancora più garantiste, ma, soprattutto, cambiare i nostri stili di vita. Perché alla base della sofferenza animale ci sono sempre l’industria e il commercio della carne. L’unica stile di vita veramente “cruelty free” e quello “veg” perché non causa la morte di alcun essere vivente”.
“Questi lunghissimi viaggi comportano enormi sofferenze per animali che non dovrebbero nemmeno essere sottoposti alla violenza del macello, ed è per questo che vogliamo far luce su un sistema che non funziona e che mostra anche in questi casi tutti i suoi limiti”, spiega Matteo Cupi, Direttore Esecutivo di Animal Equality Italia.
“Tutto questo comporta gravissime sofferenze per questi giovani animali, ed è per questo che è importante continuare a monitorare questo fenomeno e far sapere ai consumatori che cosa si cela
realmente dietro i consumi per le festività, che sono già in calo perché sempre più persone stanno prendendo consapevolezza di queste terribili ingiustizie nei confronti di milioni di animali”.
Qui sotto il video pubblicato da Animal Equality Italia: