Primo trapianto di faccia in Italia: ci sono state complicazioni per la paziente
La donna non è in pericolo di vita
Non è in pericolo di vita ma ci sono state complicazioni per la paziente che ha subito il primo trapianto di faccia in Italia. L’ospedale Sant’Andrea, dove è stato eseguito il trapianto di faccia, ha annullato la conferenza stampa prevista per lunedì alle 14.30.
Secondo quanto si apprende ci sarebbero state complicazioni nell’attecchimento del lembo trapiantato. Non arriva sangue, il microcircolo non si è attivato. La paziente comunque non sarebbe assolutamente in pericolo di vita.
La delicata operazione di trapianto facciale è cominciata sabato 22 settembre e si è conclusa domenica 24 dopo 20 ore. La paziente, una donna di 49 anni, era affetta da una neurofibromatosi di tipo 1 è le è stato impiantato il volto di una donatrice di 21 anni.
Dopo l’intervento, a far discutere è stata anche la storia di uno dei medici dell’equipe. Benedetto Longo, chirurgo “precario” di 40 anni con alle spalle, tra le altre cose, un’esperienza di ricerca ad Harvard, ha un contratto da 2 mila euro lordi al mese presso il Sant’Andrea.
A guidare l’équipe medica che si è occupata del prelievo del tessuto facciale e del successivo trapianto è stato il professor Fabio Santanelli di Pompeo, responsabile dell’Unità operativa di chirurgia plastica del Sant’Andrea di Roma.