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Tutte le tragedie provocate dal panico in Italia e nel mondo

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Il panico tra la folla può avere delle tragiche conseguenze, come dimostra l’incidente di Corinaldo, nelle Marche, dove sei persone sono morte schiacciate nel corso del concerto del trapper Sfera Ebbasta.

A causare il panico sembra sia stato l’uso dello spray al peperoncino.

Non è la prima volta che si verifica un episodio simile nel mondo. I precedenti:

Torino – Il 3 giugno 2017 una donna è morta e oltre mille persone sono rimaste ferite a Pizza San Carlo a Torino durante la finale Juventus-Real Madrid. Anche in quel caso il panico diffusosi tra la folla aveva provocato dei comportamenti irrazionali tra le persone, fino alla tragedia.

Bruxelles –  L’episodio più grave per numero di morti è quello dello stadio Heysel di Bruxelles del 1985, quando i tifosi del Liverpool assaltarono un settore dello stadio dove si trovavano i tifosi della Juve. Nel fuggi-fuggi generale morirono 39 persone, 32 delle quali italiane.

La Mecca – Ad ottobre del 2015 più di 2mila pellegrini rimasero schiacciati dalla calca nella città Santa di Mina, a 5 chilometri dalla Mecca, nel primo giorno della Festa del sacrificio. A scatenare il panico tra la folla dei fedeli fu un falso allarme bomba.

Sempre alla Mecca, nel 1990, morirono 1.426 pellegrini asfissiati o calpestati dopo essere rimasti bloccati dentro una galleria che unisce Mina alla Mecca.

Nella città santa si sono verificate tragedie simili anche in altre occasioni: nel 1994 270 pellegrini persero la vita nel corso del pellegrinaggio; poi nel 1997  con 343 morti; nel 1998, 119; nel 2001, quando persero la vita 35 fedeli; nel 2004, anno in cui morirono 51 persone; nel 2006, quando 364 fedeli rimasero uccisi durante il rito del lancio di pietre.

Sheffield – Altro episodio che interessa il Regno Unito e gli stadi quello del 15 aprile 1989: a Sheffield, prima della partita Liverpool-Nottingham Forrest, la polizia fece aprire i cancelli sui quali premevano tifosi senza biglietto e 96 persone morirono calpestate o schiacciate.

Madras – Nel 1992 durante la festa indù di Mahambakham 61 persone furono travolte mentre seguivano un politico uscito dal bagno sacro in India.

Brazzaville – Centocinquanta persone furono calpestate nell’agosto del 1994 nella città del Congo, all’uscita di una chiesa cattolica.

Minsk – Nella calca generatosi durante un concerto a Minsk 54 ragazzi persero la vita: migliaia di giovani si erano rifugiati in un sottopassaggio della metropolitana a causa di un improvviso temporale.

Chicago – Una dinamica simile a quella del concerto di Sfera Ebbasta si è verificato nel febbraio del 2003 a Chicago. Anche in quel caso, il panico fu casato dall’uso di uno spray al peperoncino all’interno di un night club.

Bombai – Nell’agosto del 2003 furono 39 i fedeli che persero la vita nel corso della festa indù del Khumb Mela.

Maharashtra – Nella città indiana, a gennaio del 2005, 330 persone sono morte nella calca nei pressi di un tempio.

Baghdad – Più di mille persone sono morte schiacciate dalla folla su un ponte che conduceva ad una moschea sciita, durante una ricorrenza religiosa in Iraq. Era l’agosto del 2005.

Manila – A febbraio durante un gioco a premi nello stadio di Manila, nelle Filippine, 73 persone sono rimaste uccise nella ressa.

Karachi – Ad aprile del 2006, in Pakistan, 26 persone morirono nella calca all’uscita da una moschea.

Bilaspur – 145 persone sono morte calpestate lungo il sentiero che porta a un tempio induista alle pendici dell’Himalaya ad agosto del 2008.

Chamunsa – 30 persone hanno perso la vita a settembre del 2008 nella calca nel tempio indù nel Rajasthan, in India.

Abidjan – Nella città della Costa d’Avorio sono morte schiacciate 19 persone nel marzo del 2009, durante la partita della nazionale.

Timbuctù – Nella città del Mali 24 persone morirono nella ressa in una moschea nel febbraio del 2010.

Duisburg – Durante il Love Parade del 24 luglio 2010 nella cittadina tedesca 21 persone hanno perso la vita e altre 500 sono rimaste ferite a causa del sovraffollamento nel tunnel che portava all’ingresso principale dell’area in cui si teneva l’evento. Tra le vittime anche una ragazza italiana.

Varanasi – 24 persone morirono ad ottobre del 2016: tra la folla si era diffusa la notizia, falsa, che uno dei ponti sul Gange stesse crollando.

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