Il testo completo del discorso di Valeria Bruni Tedeschi dopo la vittoria ai David di Donatello
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"Ringrazio la mia povera psicanalista e anche gli uomini che mi hanno abbandonato", ha detto l'attrice dopo aver ricevuto il premio come miglior attrice
Valeria Bruni Tedeschi, l’attrice protagonista del miglior film dei David di Donatello, La Pazza Gioia, si è aggiudicata lunedì 27 marzo il premio come miglior attrice. L’attrice è arrivata sul palco visibilmente emozionata, tra il riso e le lacrime, e ha tirato fuori alcuni fogli bianchi con il discorso che si era preparata.
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“È che non sapevo la cosa dei 45 secondi”, ha detto Bruni Tedeschi, riferendosi al tempo a disposizione per i ringraziamenti dei vincitori. Il discorso dell’attrice è andato ben oltre il tempo prestabilito, ma è diventato una vera e propria gag teatrale ed è diventato virale online. Ecco il testo completo:
Vorrei condividere questo premio con Micaela Ramazzotti, perché senza di lei, senza Donatella, Beatrice non potrebbe esistere. Siamo un po’ come Stanlio e Ollio. Io sarei Stanlio e lei Ollio. O Sancho Panza e Don Chisciotte.
Poi..cerco di fare in fretta [sfoglia le pagine del discorso in modo ansioso].. ringrazio Franco Basaglia che cambiò radicalmente l’approccio della malattia mentale in Italia, ringrazio Paolo Virzì che mi guarda da anni con tenerezza, allegria e senza paura.
Ringrazio la mia amica Barbara, che mi propose ufficialmente la sua amicizia il primo giorno di asilo e mi dette un po’ della sua focaccia facendomi sentire magicamente non più sola.
Ringrazio poi i miei amici, le mie amiche senza i quali non potrei vivere. La mia povera psicoanalista [ride, risate e applausi tra il pubblico]. Faccio in fretta .
Ringrazio Leopardi, Ungaretti, Pavese ma soprattutto..non ce la farò..Natalia Ginzburg, i cui libri mi illuminano e mi consolano.
Ringrazio Anna Magnani, Gena Rowlands e suo marito, De Andrè, Chopin, mia madre, Brassens, mia sorella, mia zia. Ringrazio di nuovo Paolo Virzì che mi ha scelta per interpretare questo personaggio meraviglioso, triste, buffo e fantasioso.
E tutti i registi che mi hanno accolto nel paese meraviglioso della loro fantasia. E in anticipo ringrazio quelli che forse mi accoglieranno ancora e mi permetteranno di vivere questa vita parallela che è il cinema.
Ringrazio gli uomini che mi hanno amata, che ho amato e anche quelli che mi hanno abbandonata, perché mi sento fatta di tutti loro, ed è a loro che mi racconto. Ringrazio gli sconosciuti che mi fecero un sorriso, un gesto, nei giorni più bui. Ringrazio i miei due meravigliosi bambini. Ecco. E grazie a voi. Scusatemi.
Qui è possibile vedere il video del discorso.
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