Test di medicina 2018: proteste in tutta Italia per abolire il numero chiuso
"É inaccettabile che uno studente in uscita dalle scuole superiori non possa scegliere liberamente il suo percorso di studi, i test non valutano realmente la preparazione" spiegano i sindacati studenteschi che si sono mobilitati
Oggi, 4 settembre 2018, in tutta Italia si tengono i test di medicina 2018. (Qui tutto quello che c’è da sapere). E in tutta Italia gli studenti protestano contro il numero chiuso, introdotto 18 anni fa. Sono tantissime le associazioni e i sindacati studenteschi che si sono mobilitati in queste ore.
“Anche quest’anno si ripeterà la lotteria dei test per l’accesso ai corsi a numero programmato nazionale. E anche quest’anno, dopo il nostro blitz notturno al Miur, saremo presenti all’ingresso delle facoltà per distribuire la nostra Guida al test Sicuro. Al suo interno è indicato tutto ciò che deve accadere affinché il test si svolga in maniera regolare. Siamo pronti a raccogliere ogni segnalazione di irregolarità all’indirizzo mail: ricorsi@unionedegliuniversitari.it“, spiega Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell’Udu, l’Unione degli universitari.
“Circa 13 milioni di persone oggi sono escluse dalle cure mediche a causa della mancanza di organico e dell’incapacità del Sistema Sanitario Nazionale di assicurare a tutte e tutti un diritto alla salute universale. L’aumento del numero di medici passa oggi per il rifinanziamento del sistema sanitario, dall’apertura del corso di Medicina e l’aumento delle borse di specializzazione”, dichiara Alessio Bottalico, Coordinatore di Link – Coordinamento Universitario.
“É inaccettabile che uno studente in uscita dalle scuole superiori non possa scegliere liberamente il suo percorso di studi, i test non valutano realmente la preparazione, ma vogliono selezionare e ridurre in numero i futuri studenti universitari. Servono maggiori assunzioni e finanziamenti per garantire il diritto costituzionalmente sancito di accedere ai gradi più alti degli studi. E’ da denunciare, inoltre, la speculazione che i privati fanno sulla preparazione ai test d’ingresso” dichiara Giulia Biazzo, Coordinatrice nazionale dell’Unione degli studenti.
“Non possiamo trascurare le mancanze di medici e specialisti che già oggi si palesano nel nostro Sistema Sanitario, e che in futuro si aggraveranno notevolmente se non ci sarà un ripensamento delle modalità di accesso al corso di Laurea di Medicina e Chirurgia e del concorso di specialità attraverso l’aumento del numero delle borse e attraverso una programmazione di lungo periodo sui bisogni di salute del nostro Paese” prosegue Giacomo Cossu, Coordinatore della Rete della Conoscenza.
“Da Bari a Milano ci siamo mobilitati per sottolineare la grave carenza di organico negli ospedali e mettere in discussione i vari ostacoli presenti nel percorso per diventare medici. Non vogliamo medici fantasma, ma un completo ripensamento dell’accesso alla formazione medica che non escluda, ma sia in grado di rispondere ai bisogni di tutte e tutti”.
Le facoltà a numero chiuso in Italia
In Italia l’iscrizione ad alcuni corsi di laurea può avvenire solo dopo il superamento del relativo test di ingresso. I corsi universitari a numero chiuso a livello nazionale sono:
Medicina e chirurgia
Odontoiatria e protesi dentaria
Veterinaria
Architettura
Medicina in lingua inglese
i corsi delle professioni sanitarie
Scienze della formazione primaria