Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Essere un cittadino italiano è inutile se devi comprare i tuoi diritti

Immagine di copertina

Il caso della morte di dj Fabo, costretto ad andare in Svizzera per il suicidio assistito, apre a nuove domande sul valore della cittadinanza italiana

Cosa si intende oggi con il termine cittadinanza? Possiamo considerarci cittadini di uno Stato che ci obbliga a emigrare per poter vedere garantiti i nostri diritti fondamentali?

— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come.

La vicenda di dj Fabo rinnova l’urgenza di rispondere a questi interrogativi, in quanto punta dell’iceberg di un fenomeno ormai molto diffuso che prende il nome di “shopping dei diritti”.

Il concetto di cittadinanza è equiparabile a un contenitore vuoto, da riempire con i diritti e i doveri che la società garantisce e impone. Concetto che può essere forte, se forti sono i suoi contenuti, ma anche estremamente debole, se piegato all’economia, all’uso schizofrenico della tecnologia o alla mancanza di democrazia.

In presenza di simili fattori qual è il ruolo dello Stato?

L’intervento del Parlamento è oggi richiesto a gran voce nel campo della bioetica, dove la necessità di un intervento legislativo, con un contestuale riconoscimento dei nuovi diritti, è divenuto sempre più indispensabile con l’avvento delle nuove tecnologie.

Nascere, vivere e morire, da sempre momenti governati soltanto da leggi naturali, e quindi non bisognosi dell’intervento del diritto o della politica, sono divenuti per effetto dell’innovazione scientifica e tecnologica oggetto di libera scelta da parte dell’individuo in quell’opera di costruzione della propria personalità, che dovrebbe essere garantita e supportata dallo Stato.

Il momento della morte può diventare governabile attraverso la tecnologia, e il nostro legislatore, affinché sia un buon legislatore, deve necessariamente prendere contezza di tale cambiamento, regolando e non esclusivamente proibendo le scelte dell’individuo.

Intanto, questo vuoto normativo è tragicamente riempito da vicende come quella di dj Fabo. Il fenomeno dello shopping dei diritti consente ai cittadini che vogliono ottenere un diritto o ricevere maggiori tutele di spostarsi verso altri paesi così da riempire la nozione di cittadinanza di nuovi contenuti, nel tentativo di compiere quel processo di determinazione della propria personalità che il paese natio impedisce loro. Questa è la stessa storia di dj Fabo, costretto ad emigrare in un altro paese e a sostenere ingenti spese per poter usufruire del suicidio assistito.

Ecco riemergere una cittadinanza censitaria, dove l’individuo da persona diviene consumatore e il dio denaro elemento costitutivo: avrai tanti diritti quanti ne potrai comprare. Con quali conseguenze?

Il costo dei trattamenti sta indirizzando flussi migratori di turismo dei diritti verso paesi in cui i costi sono più economici, ma con garanzie minori per la salute delle persone. Uno scambio perverso tra costo dei trattamenti e diritti fondamentali che non dovrebbero essere oggetto di compravendita.

Urge un intervento del legislatore nazionale, che dovrà prendere coscienza del fatto che le politiche proibizionistiche perseguite e le conseguenti leggi adottate sono state assolutamente fallimentari. Politiche che hanno svilito quell’idea di cittadinanza che permette al soggetto di governare liberamente la propria sfera personale e che hanno indotto i cittadini italiani più abbienti ad emigrare, per potere usufruire di diritti formalmente negati nel nostro paese.

Se ogni anno cinquanta persone si recano in altri paesi per poter beneficiare del suicidio assistito e un quarto degli interventi di procreazione assistita avviene fuori dall’Italia, vuol dire che ci troviamo davanti ad un legislatore ormai socialmente delegittimato che deve prendere atto che le sue leggi non sono più riconosciute come vincolanti dai suoi cittadini e quindi debbono essere modificate.

La ricostruzione del concetto di cittadinanza dovrebbe quindi passare attraverso la rimozione degli ostacoli che limitano la libertà e l’uguaglianza dei cittadini.

Creiamo le condizioni per avere una cittadinanza italiana che non sia un contenitore vuoto. Ripartiamo dall’applicazione dell’art. 3 della nostra Costituzione che spesso, prima di essere riformata, dovrebbe essere semplicemente attuata.

— Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata.

Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI