Spray urticante al peperoncino: che cos’è, dove si può acquistare e come funziona
Spray urticante al peperoncino | Effetti, dove si compra, rischi. Come si usa – Costa poco e non serve il porto d’armi. È lo spray al peperoncino, la cui efficacia come strumento di autodifesa è paragonabile a quello di una pistola, senza avere ovviamente gli stessi effetti.
Lo spray urticante si può facilmente comprare in farmacia, nelle armerie o direttamente online.
Dal 2011 il suo acquisto è diventato legale in Italia.
Il suo utilizzo sarebbe stato alla base della tragedia di Corinaldo, nelle Marche, dove hanno perso la vita sei persone in attesa del concerto del trapper Sfera Ebbasta.
Spray al peperoncino | Cos’è e come funziona
Il costo è davvero irrisorio: tra gli otto e i 25 euro.
Si tratta di bombolette in vendita liberamente in armerie, tabaccherie, farmacie e supermercati, oltre che sul web.
Alla base di questo spray una miscela di estratto di Cayenna (la pianta del peperoncino) acqua, glicoli e altre sostanze chimiche.
La capsaicina è la sostanza che causa maggiormente irritazione agli occhi, con lacrimazione abbondante, e alla bocca.
La miscela è a base di Oleoresin Capsicum (Oc), derivato appunto dal peperoncino di Cayenna: sono vietate altre sostanze tossiche, infiammabili o corrosive.
I limiti per ogni confezione sono stringenti: la bomboletta infatti non può contenere che piccole dosi di Oc (20 ml), che non può essere superiore al 10%, con una concentrazione massima pari al 2,5%.
Se i prodotti in commercio non rispettano queste indicazioni, sono considerati “armi da sparo” che se usate come strumento di autodifesa costituirebbero un reato.
A rendere legale l’uso di spray al peperoncino è stato il decreto ministeriale n.103 del 12 maggio 2011.
Per poterlo usare è necessario aver compiuto 16 anni e la gittata non può superare i 3 metri.
Uno strumento di autodifesa che però non è consentito in tutti i Paesi.
Ad esempio in Finlandia possono possedere bombolette solo coloro che hanno il porto d’armi, mentre in Belgio sono considerate “armi mortali” e dunque bandite.
Anche a Hong Kong sono vietate e per i trasgressori sono previste pene fino alla detenzione fino a un massimo di 14 anni.
In alcuni Paesi, infine, gli spray sono addirittura considerati strumenti di tortura.
In Italia, dopo la legalizzazione, la diffusione degli spray urticanti è aumentata significativamente.
Secondo i dati di Defence Systems, il 50% degli acquisti avviene nelle ferramenta, il 30% nelle farmacie, il 20% nelle tabaccherie.
In Italia se ne vendono circa 50-60mila all’anno.
A comprarli sarebbero soprattutto gli uomini (70%), spesso come regalo per le proprie mogli o figlie.